Cultura

Le opere del giamaicano Simms
nell'ex chiesa di San Carlo

Sculture legate da materiale naturale, disegni dal notevole valore simbolico e opere create appositamente per lo spazio in cui sono installate: è la mostra “I Am The Bush Doctor, One Halo” allestita a Cremona dall’artista giamaicano Arthur Simms, nella seicentesca chiesa sconsacrata di San Carlo dove prosegue il progetto avviato due anni fa da Francesca Minini in collaborazione con Apalazzo Gallery.

La personale esprime le origini dell’artista, che oggi vive e lavora a Staten Island distretto di New York ma è nato a Saint Andrew in Giamaica: da bambino scorgeva carretti improvvisati deputati al trasporto merci verso il mercato, ecco quindi che le sculture sono legate da canapa e fil di ferro.

È affascinante l’interazione fra lo spazio espositivo e le opere di Simms, alcune delle quali sono fra le più estese mai realizzate: «È una collaborazione fra me e lo spazio, perché questo spazio è vivo ha una storia presenta ancora affreschi, è un posto incredibile e si è rivelata una sfida esporre qui ma amo le sfide e sono contento di come sono venute le installazioni», spiega Simms.

Con l’occasione ha visitato per la prima volta Cremona: «È una città fantastica e poi Stradivari viene da qui, ecco perché fra le opere ho inserito uno strumento musicale, è un omaggio alla città». La mostra “I Am The Bush Doctor, One Halo” sarà visitabile fino al 9 maggio.

Federica Priori

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