Pari opportunità in azienda,
certificazione per Net4market

Net4market è ancora una delle pochissime in Italia ad aver ottenuto la Certificazione delle Parità di Genere: sono infatti solo 203 le aziende certificate ad oggi. Come sottolineano dalla stessa Net4market, l’azienda, impegnata nella progettazione e realizzazione di software e nell’erogazione di servizi nel campo dell’e-procurement, ha “creato un precedente davvero virtuoso” iniziato almeno 15 anni fa.

L’ultimo passo verso la Certificazione è stato compiuto dal gruppo dell’Ufficio Personale guidato da Federica Pistoia, che ha realizzato un “lungo e meditato” sondaggio tra i dipendenti mirato a fornire un quadro della soddisfazione globale, ma anche a determinare come le persone impiegate vedano l’azienda tra cinque anni. “Le risposte sono davvero incoraggianti ed evidenziano il perfetto clima che esiste tra i vertici e i propri lavoratori”, evidenziano da Net4market. Inoltre, “a colpire in queste risposte è proprio la compresenza parallela nel testo di sviluppo personale e sviluppo aziendale, a dimostrazione che i due mondi siano perfettamente conciliati e addirittura inscindibili”.

In Net4market il 56% è costituito da lavoratrici e gli obiettivi sono orientati a “una sempre maggiore attenzione alle politiche retributive e ai piani di carriera individuali, a una migliore gestione della genitorialità, a un costante lavoro di analisi – richiesto anche dal processo di certificazione – e a una continua e capillare attenzione perché il tema della parità di genere sul luogo di lavoro diventi sempre più metabolizzato e imprescindibile”.

L’azienda, che ha sede nelle sale del magnifico Palazzo Fodri in città e si occupa di allestire tra gli uffici mostre d’arte ed eventi culturali, rispetta appieno anche i sei punti principali individuati dal Codice delle Pari Opportunità che ha portato alla stessa Certificazione della Parità di Genere.

“Oltre a renderci orgogliosi in quanto cremonesi – commentano da Net4market – contribuisce a gettare le basi di una nuova cultura in azienda, di un nuovo sentimento di collaborazione, unione, considerazione profonda dell’altro senza mai nemmeno pensare un secondo al divario uomo-donna. E anzi, senza proprio mai assumere a livello intellettivo il problema: in modo naturale, si potrebbe dire, ed è questa a nostro avviso la vera soluzione”.