Economia

Maiscoltura italiana, futuro
sostenibile. Convegno alla Cattolica

Da sinistra Ersilia Di Tullio (Nomisma), Dario Manuello (Syngenta Italia),Cesare Soldi (pres. Associazione itaiana maiscoltori) e Amedeo Reyneri (Università di Torino)

Le nuove soluzioni per la maiscoltura italiana nell’ottica ormai fondamentale della redditività e della sostenibilità. Un convegno all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Cremona dal titolo “Redditività e sostenibilità: le nuove soluzioni per la maiscoltura italiana” ha portato in città i massimi esperti del settore per un’iniziativa promossa dall’Associazione Italiana Maiscoltori insieme a Confagricoltura, al Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari che ha sede a Grugliasco e fa capo all’Università di Torino, e a Nomisma.

Quello del mais è un comparto fondamentale per l’agricoltura italiana che, a causa anche della siccità degli ultimi periodi, ha visto diminuire la produzione nazionale. “E’ un cereale fondamentale che ci permette anche di sfamare il bestiame e come Italia dobbiamo ricorrere a massicce importazioni” ha detto Ersilia Di Tullio di Nomisma, “ma la siccità si è presentata anche in Europa. Ecco perché è ancora più necessario che cresca la produzione italiana”.

L’innovazione allora viene in aiuto del settore ed ecco che, in tema di futuro e sostenibilità, ci sono delle novità, sviluppate nel convegno di martedì pomeriggio: “Oggi una delle novità a cui stiamo assistendo sono i batteri azoto fissatori, che sono in grado di fissare dall’atmosfera l’azoto e trasferirlo alla pianta in modo costante durante lo sviluppo vegetativo” dice Cesare Soldi, presidente Associazione maiscoltori italiani (Ami).

Gremita l’Aula Magna della Cattolica di Cremona che ancora una volta si conferma laboratorio di studio e di promozione per l’agricoltura del futuro.” Con il variare degli scenari, occorre coniugare meglio le esigenze di maggiore sostenibilità delle pratiche agricole ed efficace difesa fitosanitaria attraverso nuovi approcci tecnici dallo sguardo il più ampio possibile. La risposta è l’innovazione”, ha detto Dario Manuello, CP arables marketing manager Syngenta Italia. “In questo senso la nostra azienda è in grado di fornire agli agricoltori nuove soluzioni specificatamente sviluppate per la concimazione sostenibile, come gli azotofissatori a base di Azotobacter salinestris, che garantiscono la produzione, nel pieno rispetto di salute e ambiente”.

Federica Bandirali

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