Ex caserma Manfredini, iniziata
la rinascita a sede universitaria
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Con l’installazione delle impalcature lungo tutta la facciata di via Bissolati, è iniziato l’intervento di recupero della ex caserma Manfredini in disuso da anni e prossima ad ospitare la nuova sede del Politecnico di Milano (che si trasferisce da via Sesto) e uno studentato per la sempre più folta popolazione studentesca che gravita su Cremona. Rinasce quindi un edificio abbandonato, proprio ai margini di quell’asse stradale che sfocia nel complesso degli ex monasteri: Corpus Domini, san Benedetto e Santa Monica, già diventata sede universitaria della Cattolica, grazie all’intervento di Fondazione Arvedi Buschini (che finanzia anche l’operazione sulla ex caserma Manfredini), Comune e Provincia, enti sottoscrittori del protocollo d’intesa congiuntamente a Agenzia del Demanio, Ministero dell’Interno e lo stesso Politecnico.
All’interno del complesso è stata installata una maxi gru e sono iniziate le prime demolizioni. Una conferenza stampa prevista a metà marzo fornirà dettagli quali il cronoprogramma dei lavori e le varie fasi realizzative dell’opera.
“Cremona, città universitaria”, questo l’obiettivo dell’intervento: due campus, operativi a trecento metri di distanza tra loro, favoriranno il dialogo tra gli atenei, tra la cultura umanistica, quella economica e quella scientifica e consentiranno sinergie sotto il profilo operativo (mensa, convitto ed altri servizi) e sotto quello dell’offerta formativa.
La ex caserma Manfredini, che insiste su un’area di 30mila metri quadrati, si trova in un antico palazzo originariamente della famiglia Covo, che nel 1494 venne trasformato in convento per ospitare monache agostiniane provenienti da Piacenza. Nel 1592 fu costruita una nuova chiesa dedicata alla Santissima Annunziata, che diede il nome al monastero. Nel 1798 la soppressione degli ordini monastici portò alla trasformazione dell’edificio in caserma, che mantenne la denominazione dell’ex monastero fino al 1904, quando fu intitolata al tenente di artiglieria Marzio Manfredini morto nella guerra di Eritrea. La caserma rimase attiva fino al 2011 e dal ministero della Difesa è passata successivamente nelle disponibilità dell’Agenzia del Demanio.