Cronaca

Un anno di guerra in Ucraina, in
Duomo messa solenne e commossa

Cripta della Duomo di Cremona gremita domenica pomeriggio per la messa con rito cattolico orientale celebrata da don Vasil Merchuk, prete ucraino, insieme a don Pier Codazzi e a monsignor Attilio Cibolini, rettore della Cattedrale. Al termine della celebrazione ha portato il suo saluto il vescovo, Antonio Napolioni.

A quasi un anno dallo scoppio del conflitto in Ucraina, la Diocesi ha voluto riunire i fedeli e i profughi ucraini presenti sul territorio in un momento di incontro e di preghiera per la pace. Presenti anche diversi operatori del sociale e volontari che stanno aiutando chi ancora si trova a Cremona, in fuga da una guerra che sembra lontana dalla sua conclusione. Sono 75 quelli ancora presenti nella Diocesi, dai 148 che erano arrivati inizialmente. 

C’è chi vuole rimanere in Italia e costruirsi un nuovo futuro in Italia, chi ha lasciato i propri cari in Ucraina e vorrebbe tornare per riprendere la propria attività lavorativa e rivedere familiari e amici, ma non lo fa perché i bombardamenti continuano. a ci sono anche coloro che sono tornati in Ucraina nonostante la situazione critica e ha ancora bisogno di sostegno economico e alimentare. “Da noi, a Cassano d’Adda, sono rimasti 9 profughi dei 35 che erano arrivati lo scorso anno” racconta un volontario Acli di Cassano d’Adda, presente alla celebrazione con alcuni profughi della sua comunità. “Alcuni sono tornati in Ucraina, altri hanno trovato lavoro e si sono fermati”.

LaBos

 

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