Paolo Marchetti, "L'incanto del
paesaggio". Mostra all'Adafa
S’inaugura domani alle 17,30, presso la sede dell’Adafa, in Via Palestro 32, la mostra personale del maestro Paolo Marchetti. Nato a Livorno, vive da parecchi anni proprio a Melegnano. Tiene frequentemente corsi d’arte e mostre personali in prestigiosi spazi espositivi italiani. Recentemente ha proposto i suoi quadri ad olio e ad acquerello a Firenze, Milano, Lavenone e San Donato. Fra i suoi successi vale la pena segnalare il primo Premio conseguito nella settima edizione del Concorso Nazionale di Pittura Estemporanea promosso dal Circolo Culturale “G. Brodoloni” di Peschiera Borromeo e il Primo Premio al Concorso Nazionale “Giacomo Malfanti” di Monticelli nella sezione Pittura.
La rassegna, intitolata “L’incanto del paesaggio”, è composta da lavori in cui si manifesta un infinito amore per la natura. Assieme alla ricerca cromatica va anzitutto sottolineata, nella pittura di Paolo, la sperimentazione luministica. «La luce, nei miei quadri, è la prima cosa, sostiene – attuata per conferire al quadro un’atmosfera avvolgente e una notazione dolcemente romantica». Qual è dunque il “segreto” di Marchetti? Sicuramente l’efficacia della sua pittura, che riesce a tratteggiare coinvolgenti atmosfere paesaggistiche dove i colori della natura risaltano con una musicalità davvero sorprendente ed intensa. Oltre agli scorci e alle marine, Marchetti presenta, come di consueto, anche intriganti nature morte. Su questa tematica ha detto: «L’aggettivo ‘morta’ non rientra nel mio modo di pensare e di rappresentare la natura. La natura, come mi è concesso osservare, non è senza vita ma solo ‘silenziosa’, con i suoi colori, con le sue ombre e luci, e ci comunica, oltre alla propria bellezza, lo spazio e il tempo impiegati a crescere e la sua volontà di sopravvivere.
Dunque è in questo modo che la trasferisco sulle mie tele». «La pittura di Marchetti – spiega il curatore, Simone Fappanni – è dunque permeata da uno sconfinato amore per la natura che egli traduce in ricche composizioni di profonda indole lirica. L’alternarsi delle stagioni e il ciclo vitale sono al centro del suo comporre, entro il quale viene bandita qualsiasi ovvietà». Durante il vernissage, introdotto da Giusy Asnicar e Fulvio Stumpo, è previsto un preludio poetico a cura di Patrizia Argentino e Antonio Bianchessi. La rassegna è visitabile gratuitamente fino al 3 marzo da martedì a domenica dalle 17 alle 19.