Chiesa

Mons. Trevisi, il 23 aprile l'ingresso
a Trieste come nuovo vescovo

Sabato 25 marzo l'ordinazione in Cattedrale a Cremona con diretta su Cremona1

(foto di repertorio)

L’Ordinazione Episcopale di Mons. Enrico Trevisi, eletto Vescovo di Trieste, avverrà nella Cattedrale di Cremona sabato 25 marzo 2023, Solennità dell’Annunciazione, alle ore 15.00, per l’imposizione delle mani di Mons. Antonio Napolioni Vescovo di Cremona, di Mons. Giampaolo Crepaldi Amministratore Apostolico di Trieste e di Mons. Dante Lafranconi Vescovo emerito di Cremona. Tutti potranno liberamente accedere alla Cattedrale dalle ore 14.00, ma sarà possibile anche seguire l’Ordinazione in diretta su Cremona1 sia in tv che in streaming.

L’ingresso del nuovo Vescovo per l’inizio del suo ministero pastorale avverrà nella Cattedrale di Trieste domenica 23 aprile 2023 alle ore 16. Il Segreteriato diocesano pellegrinaggi organizzerà il viaggio in pullman: gli interessati possono rivolgersi all’agenzia ProfiloTours (alla biglietteria del Museo Diocesano di Cremona, tel. 0372-460592).

Don Enrico, fanno sapere dalla Diocesi, non desidera doni personali, ma suggerisce offerte alle Caritas di Trieste o di Cremona. “Tuttavia – aggiungono -, conoscendo i tanti bisogni del nuovo Vescovo, i sacerdoti amici e quanti volessero unirsi potranno contribuire all’acquisto di un dono facendo pervenire a tale scopo la propria libera offerta in Curia, all’ufficio Ragioneria (tel. 0372-460592)”.

Di seguito il messaggio del vescovo di Cremona, Antonio Napolioni:

Carissimi fratelli e sorelle della Chiesa cremonese,
lo scorso 2 febbraio, la festa della Presentazione del Signore ci ha portato una gioiosa notizia: la scelta di Papa Francesco di nominare il nostro don Enrico Trevisi vescovo di Trieste. Il prossimo 25 marzo, solennità dell’Annunciazione del Signore, vivremo nella nostra cattedrale la grazia della sua ordinazione episcopale. Davvero i misteri della vita di Cristo sono la potente filigrana del nostro cammino di vita, personale ed ecclesiale.
Ringraziamo il Santo Padre per la stima rivolta al nostro presbiterio diocesano, che certo viene privato di un suo validissimo membro, ma che così sperimenta ancora la sua vitale capacità generativa, motivo di consolazione e di fiducia per il nostro futuro. Si riaccende in tal modo una fraterna amicizia con la Chiesa triestina, che già secoli fa ebbe un Vescovo cremonese, Rodolfo Morandino de Castello Rebecco (Robecco d’ Oglio), al quale si deve addirittura la costruzione della chiesa di San Giusto, attuale cattedrale.
Vi invito a vivere tutti con intima gioia, ed innanzitutto con la preghiera per il nuovo vescovo, gli appuntamenti che ci attendono. Perché la vocazione all’episcopato non può essere ridotta ad un fatto privato, tanto meno ad uno scatto di carriera. È servizio d’amore, la cui iniziativa spetta solo al Signore, unico vero Pastore del suo popolo. La Chiesa in tal modo manifesta la sua costitutiva apostolicità, che nel tempo radica il nostro pellegrinaggio di credenti nella Pasqua del Signore risorto, sorgente inesauribile dello Spirito e di ogni grazia.
Dopo esserci un po’ troppo abituati ad una fruizione televisiva degli eventi ecclesiali, mentre stiamo riscoprendo il valore del trovarci in assemblea, raccomando la partecipazione di tutti i sacerdoti, diaconi, dei consacrati/e e del nostro popolo credente alla liturgia di ordinazione e, per quanto possibile, anche all’ingresso del nuovo vescovo a Trieste, domenica 23 aprile. La preghiera corale della Chiesa ottiene dal cielo l’effusione dello Spirito. E poi accompagneremo un fratello, consegneremo un dono, condivideremo un’esperienza di fede che ci farà certamente tanto bene.
Infine, un pensiero grato e commosso lo rivolgo a don Enrico, che ho sentito sempre tanto vicino al mio ministero, e col quale d’ora in poi spartirò gioie e sollecitudini dei successori degli Apostoli. Il tuo sì a questa nuova delicata missione ci edifica e ci sprona. Dio ti benedica sempre.

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