Cronaca

Sicurezza nei cantieri edili,
controlli congiunti e sanzioni

(foto di repertorio)

Operazione complessa quella scattata lo scorso 31 gennaio con il coordinamento della Questura di Cremona e con l’obiettivo di verificare la regolarità operativa di numerose imprese edili del territorio provinciale.

La predisposizione del servizio era stata pianificata in una recente seduta del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica (C.P.O.S.P.), presieduto dal Prefetto, in cui sono state approfondite ed esaminate strategie di intervento, indirizzi operativi e linee generali, al fine di contrastare l’emersione di variegate e verosimili criticità in tema di sicurezza sul lavoro, afferenti al comparto edile.

Il 31 gennaio, dunque, hanno operato Questura di Cremona e Commissariato di P.S. di Crema, specificatamente U.P.G.S.P., Squadra Mobile, Ufficio Immigrazione e Divisione Amministrativa e Sociale, l’A.T.S. Valpadana, l’Ispettorato del Lavoro, l’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza e la Polizia Locale di Cremona.

Attraverso una attività sinergica di intersezione e condivisione dei dati, oltre che attraverso l’esercizio di attività acquisitive, è stato possibile individuare una serie di imprese la cui indicizzazione di rischio alla violazione di prescrizioni in materia di sicurezza era considerata mediamente elevata. Alle 9.00 sono dunque iniziati accertamenti e verifiche nei luoghi selezionati preventivamente.

La simultaneità dell’operazione ha permesso di attuare controlli incisivi. Controlli che sono proseguiti per tutta la giornata e hanno interessato la zona di Crema, località limitrofe e il Comune di Cremona.

Gli accertamenti hanno evidenziato scenari di irregolarità in materia di sicurezza sul lavoro con particolare riferimento alla mancata conformità delle attrezzature utilizzate alle specifiche disposizioni legislative, carenza di condizioni di sicurezza dei lavori affidati e con riferimento al piano di sicurezza, inadeguatezza delle impalcature e delle misure precauzionali messe in atto per ovviare pericoli per i lavoratori o danni a terzi.

Le sanzioni irrogate, alcune anche di rilievo penale, si sono rivelate particolarmente pesanti, anche sotto il profilo economico per le imprese rinvenute in condizione di anomalia. A titolo esemplificativo, solo per una delle violazioni accertate è prevista una sanzione amministrativa fino a 1.800 euro, mentre quelle di rilievo penale possono ricondursia importi anche più elevati.

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