Cronaca

Il 22 febbraio si parla della
mostra Pictura tacitum poema

La mostra Pictura tacitum poema -Miti e paesaggi dipinti nelle domus di Cremona, allestita negli spazi del Padiglione Andrea Amati del Museo del Violino, inaugurata il 10 febbraio scorso ed aperta sino al 21 maggio prossimo, sarà al centro dell’incontro pubblico che si terrà mercoledì 22 febbraio, nella Sala Eventi di SpazioComune (piazza Stradivari, 7) nell’ambito degli appuntamenti di Spazio all’Informazione. Relatrice sarà Marina Volonté, Conservatrice del Museo Archeologico di Cremona, che, insieme a Nicoletta Cecchini ed Elena Mariani, ha curato la mostra.

Le migliaia di frammenti di intonaco dipinto venuti alla luce nello scavo della Domus del Ninfeo di piazza Marconi, oltre a costituire un’importantissima testimonianza dell’evoluzione della pittura romana in Cisalpina dagli inizi del I secolo a.C. al 69 d.C., raccontano le tante storie della casa e dei suoi proprietari. Esempio straordinario è la “Stanza di Arianna”, un cubiculum (stanza per dormire) sulle cui pareti erano raffigurati diversi momenti del mito cretese: prima abbandonata da Teseo dopo l’impresa dell’uccisione del Minotauro, in seguito scoperta da Dioniso addormentata sulla spiaggia dell’isola di Nasso, Arianna appare infine sposa trionfante del Dio stesso.Da un altro scavo, in via Colletta, provengono le decorazioni della Domus dei Candelabri dorati, anch’esse testimoni di quanto fosse diffuse nelle dimore cremonesi la raffinata cultura artistica derivata dall’ellenismo.

Frammenti che, dopo lunghi anni di studi, analisi e restauri, con la mostra al Museo del Violino, vengono ora restituiti nel loro significato e nella loro bellezza, anche grazie ai confronti con alcuni affreschi, presenti in mostra, provenienti da Pompei, Roma, Ostia e Verona, grazie a scenografiche ricostruzioni multimediali.

 

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