Pitbull azzannato, ma non aveva
la museruola. Proprietaria a processo
Dopo che il suo cane Jack, un pitbull di sette anni, il 9 gennaio del 2020 aveva aggredito e ucciso un altro cagnolino, l’Ats aveva notificato alla proprietaria un’ordinanza con l’obbligo di far indossare la museruola al cane per la durata di un anno.
Il 13 settembre del 2020, all’esterno di un bar di Persico Dosimo, Jack si era azzuffato con un pastore tedesco. All’epoca dei fatti i testimoni avevano dichiarato che il cane non indossava la museruola, così la proprietaria, Djamilia, mamma russa e papà asiatico, è finita a processo penale per non aver rispettato il provvedimento dell’autorità. Rischia l’arresto fino a tre mesi o un’ammenda fino a 206 euro.
Quel giorno di settembre non era stata Djamilia a portare fuori il suo cane. Era appena stata operata alla schiena, così aveva chiesto alla sua amica Vita, ucraina, di farlo al suo posto. Con Jack, Vita era andata al Bar Sport a prendersi un aperitivo, e nel cortile si era trovata davanti un pastore tedesco che aveva azzannato il pitbull dell’amica. Nel parapiglia generale e nel tentativo di dividere i due animali, la donna e Simone, il proprietario del pastore tedesco, erano stati morsi alle mani. Simone aveva riportato 10 giorni di prognosi, mentre Vita 6. I due si erano querelati a vicenda.
Secondo Vita, sentita oggi a processo, Jack indossava la museruola. A strappagliela via sarebbe stato l’altro cane durante l’aggressione. I testimoni, invece, avrebbero sostenuto che il pitbull non aveva la museruola, tanto che, come ricordato dal pm, il titolare del locale aveva chiesto a Vita di uscire perchè l’animale non aveva la museruola.
Nel corso dell’udienza è stata sentita anche la proprietaria che ha sostenuto di aver sempre fatto indossare la museruola al suo cane dal momento in cui era arrivata l’ordinanza dell’Ats. “Una museruola di gomma”, ha specificato, “l’unica adatta per il muso di un pitbull”. “Il mio cane è molto tranquillo, interagisce anche con i gatti”, ha detto Djamilia, che ha sostenuto di aver fatto fare spesso dei giri a Jack nel giardino dell’abitazione per abituarlo a portare la museruola. “A volte, però, riusciva a togliersela”, ha detto la donna al giudice, che in udienza ha chiesto più volte ai testimoni di descrivere la museruola.
Quel giorno, all’uscita del bar, Jack aveva o no la museruola ?. Sì, secondo la sua accompagnatrice, che ha sostenuto che a strapparla via sarebbe stato l’altro cane. No, secondo il titolare e gli avventori del locale. Lo dovranno confermare sul banco dei testimoni il prossimo 26 aprile.
A processo l’imputata è assistita dall’avvocato Raffaella Parisi.
Sara Pizzorni