Cultura

"Un amore per Cremona"
Libro omaggio a Lidia Azzolini

Giovedì 16 febbraio 2023 alle ore 17 nel museo civico Ala Ponzone, Sala Puerari di via Ugolani Dati, 4 verrà presentato il libro “Un amore per Cremona”, scritti di Storia dell’Arte in memoria di Lidia Azzolini.

A questo volume hanno collaborato una ventina di autori che con Lidia Azzolini hanno condiviso passioni e ideali, in molti casi anche una profonda amicizia. Una miscellanea di saggi quasi interamente dedicata alla città, la sua, che lei tanto amava, dal basso Medioevo alla contemporaneità, quasi a ribadire la vastità dei suoi interessi artistici che si riverberavano anche sulla sua collezione, come nel caso delle due opere che si sono volute riprodurre in copertina: due tavolette da soffitto bembesche di metà Quattrocento.

Dopo il saluto di Maria Giovanna Carutti Presidente degli Amici del Museo di Cremona, sono previsti gli interventi di Luca Burgazzi Assessore alla Cultura del Comune di Cremona e Mario Marubbi, curatore del volume.

L’Associazione Amici del Museo Ala Ponzone di Cremona nasce nel 1985 con lo scopo di operare a favore del museo e delle sue collezioni grazie al forte impulso dato da Mina Gregori, accolto con entusiasmo da alcuni cremonesi particolarmente sensibili e appassionati cultori dell’arte e della storia della città di Cremona, tra cui Luisa Bandera Gregori e Gianni Carutti.

Questo l’intervento di Maria Giovanna Carutti:

Di Lidia Azzolini molti di noi ricordano l’impegno da lei profuso nella sua lunga presidenza dell’Associazione Amici del Museo di Cremona: uno dei modi attraverso il quale comunicava la sua passione per l’arte a un pubblico variegato, per estrazione e interessi, al quale sapeva trasmettere il piacere che le derivava dall’esperienza estetica. Un’educazione ai valori dell’arte, la sua, nata sui libri negli anni di università, ma presto sviluppata attraverso i suoi viaggi pionieristici che la portarono a visitare, alla metà del Novecento, luoghi ancora incontaminati del pianeta, che solo molto più tardi sarebbero diventati mete di turismo di massa, o ancor di più i musei europei e americani, vere palestre della mente per affinare un gusto estetico di avanguardia che le permetteva di spaziare, con una dilatazione di interessi straordinaria, dall’arte antica a quella contemporanea, ma con un singolare percorso all’inverso, partendo proprio dalle visite pomeridiane a Ca’ Venier dei Leoni, rigorosamente prima dell’orario del tè quando Peggy rientrava a casa e non voleva vedere nessuno (anche se una volta – amava ricordare – si era dovuta scusare per essersi attardata davanti ai Pollock),per approdare infine alla riscoperta dell’arte greca e alla sublimità dei Bronzi di Riace.

L’entusiasmo per l’esperienza estetica e il desiderio della sua condivisione erano sicuramente il tratto più visibile della sua personalità, eppure Lidia Azzolini ha coltivato a lungo anche l’interesse per la ricerca, dedicandosi per lo più allo studio dei palazzi della sua città. Proprio per rimarcare l’importanza di questo impegno non secondario, ma forse meno noto al di fuori della ristretta cerchia degli specialisti, abbiamo inteso renderle questo omaggio chiamando a raccolta gli studiosi che l’hanno conosciuta e che ne hanno apprezzato le qualità di fine indagatrice. Molti hanno risposto offrendo un loro contributo: amici e colleghi di vecchia data o di più recenti incontri che si scalano nell’arco di tre generazioni, a dimostrazione di quanto profonda e persuasiva fosse la sua forza di generare comunità nel nome di quella ricerca del bello che, quasi stella polare, sempre ha orientato il suo stile di vita”.

In oltre trent’anni di attività l’associazione ha promosso il restauro di diverse opere del Museo Ala Ponzone, una serie di conferenze per approfondire la conoscenza della Storia dell’arte lombarda (2011-2015), l’acquisizione di opere emblematiche come il San Pietro di Agostino Bonisoli, il bozzetto di Carlo Preda per una grande tela (ora dispersa) della chiesa di San Domenico in Cremona e alcune sculture di Alceo Dossena, senza trascurare il sostegno a restauri e pubblicazioni.

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