Ambiente

Miscela di smog e siccità:
febbraio nero per l'aria

Da inizio mese indice generale "scarso" certificato da Arpa Lombardia per concentrazioni medie giornaliere di pm2,5 e pm10. Il Po a -7,41 metri e nessuna perturbazione in arrivo fino ad almeno il 20 febbraio secondo il bollettino Aipo

foto Sessa

Febbraio è iniziato male sul fronte della qualità dell’aria a Cremona e sta continuando peggio. Da dieci giorni l’indice di qualità dell’aria di Arpa Lombardia dà il voto “scarso” a quanto respiriamo in città, con picchi nelle ultime giornate, precisamente dal 10 al 12 febbraio, quando le medie di pm 2,5 sono salite a 36, 43 e 46 microgrammi al metro cubo superando il valore limite di 25. Non rilevate, probabilmente a causa di guasti ai sistemi di misurazione, le concentrazioni nella giornata di lunedì 13 febbraio e non ancora diffuse quelle di oggi, ma la situazione meteo non fa ben sperare.
E proprio il meteo ci mette davanti a un’altra criticità che purtroppo ben conosciamo dalla scorsa estate, ossia l’assenza di precipitazioni. 7,41 sotto lo zero idrometrico il livello del Po a Cremona a mezzogiorno di oggi, una quota che si sta mantenendo costante da tempo, facendo prevedere un’altra estate difficilissima per l’agricoltura, ma in genere per la sostenibilità dei nostri stili di vita.

Come rileva Coldiretti, l’”assenza di precipitazioni significative fa scattare l’allarme smog nelle città della pianura padana con le prime misure per limitare il traffico mentre nelle campagne la siccità mette a rischio la preparazione dei terreni per le semine, quando le coltivazioni avranno bisogno di acqua per crescere”.
Dopo un 2022 che ha registrato il 40% di pioggia in meno al Nord – evidenzia aancora Coldiretti – l’assenza nel 2023 di precipitazioni significative che possano ripulire l’aria da inquinamento e polveri sottili rende ancora più pesante la situazione tanto che  in alcune città come Torino è scattato il livello 1 (arancio) del semaforo anti-smog.

Un quadro preoccupante della situazione dei fiumi e dei laghi viene fornita dall’Aipo, l’agenzia interregionale del Fiume Po: “La settimana dal 13 al 20 febbraio – si legge nell’ultimo bollettino –  si apre all’insegna di un regime marcatamente anticiclonico, da cui deriveranno regimi pluviometrici al di sotto della media del periodo con associate temperature in generale al di sopra della media del periodo”.

“Persiste – continua –  una marcata stabilità meteorologica sull’intero Distretto con assenza di precipitazioni e temperature in progressiva ascesa e con valori superiori a quelli tipici del periodo. Un nuovo calo termico è atteso entro il prossimo fine settimana.   L’inizio del mese di febbraio è stato caratterizzato da una nuova riduzione dei valori di portata.
Per i prossimi giorni, nelle sezioni principali del fiume Po, si prevede un costante esaurimento dei valori di volumi transitati che saranno prossimi o anche inferiori a quelli di “caratteristica di magra” per le sezioni di Piacenza e Cremona”.

Non solo: “Il manto nevoso presente nei primi giorni di febbraio – continua il rapporto Aipo –  risulta essere leggermente inferiore rispetto a quello osservato durante gli ultimi giorni di gennaio sui rilievi alpini, più importante è stata la riduzione della copertura nivale per quanto riguarda i rilievi appenninici dell’Emilia-Romagna. Il valore stimato disponibile di SWE (Snow Water Equivalent) complessivo per tutte le aree montane del Distretto è prossimo ai 1.800 Mm3, in calo rispetto all’ultimo aggiornamento. gbiagi

LE PORTATE DEL PO

La portata media mensile (colonna azzurra) confrontata con i valori di portata mensile media (colonna verde) e minima-media (colonna rossa) calcolati per il periodo di riferimento 1991-2020

 

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