Politica

Terzo Polo deluso, il Pd tiene
FdI: "Nessun ricatto a Fontana"

Primi commenti della politica locale mentre è in corso lo spoglio delle schede iniziato alle 15. Nello studio di Cremona 1, sollecitati dal direttore Guido Lombardi e dal direttore di Mondo Padano Alessandro Rossi, si sono confrontati i rappresentanti di Lega, FDI, Forza Italia, Pd e M5S, oltre ai contributi dalla sala stampa di Regione Lombardia. In collegamento dal Senato, Renato Ancorotti, coordinatore provinciale di FDI, non può che essere soddisfatto del risultato seppure ancora parziale, ma fa notare il grave dato della scarsa partecipazione al voto. “E’ un tema su cui riflettere, è il minimo storico, nelle ultime regionali andò il 74%. Il voto in Lombardia è sicuramente un premio a questi primi mesi di governo. A chi critica la Finanziaria rispondo che  abbiamo fatto quanto era possibile in questo contesto generale e che governeremo per 5 anni.

“Il risultato – ha poi aggiunto –  premia la coerenza della nostra linea. Governeremo con la Lega e con Forza Italia in modo coerente e sosterremo sempre il nostro candidato presidente che è Attilio Fontana”. Insomma, il senatore di FDI nega che ci sia un problema di “cannibalizzazione” del partito di Meloni nei confronti del candidato con tessera leghista: “Ho grande stima di Fontana, siamo convintamente suoi sostenitori, riteniamo che sarà un ottimo governatore. Da noi nessun tipo di ricatto; il nostro partito avrà più voce in capitolo ma questo non significa sminuire il ruolo di Fontana. Anche nella passata legislatura  FDI ha espresso ottimi assessori e sono convinto che alcuni di loro ci saranno ancora come guida.
E faccio notare che fare l’assessore nella regione che contribuisce al 20% del Pil italiano è quasi come essere un ministro”.

Anche Roberto Poli, Pd, fa notare l’affluenza bassissima, segno che l’ente Regione dai cittadini viene avvertito come qualcosa di molto lontano. “Inoltre non nasconderei il fatto che la narrazione di questi ultimi tempi, che dava la partita già chiusa, ha forse disincentivato gli elettori di entrambi gli schieramenti dall’andare a votare”. Ma Poli fa notare anche “la sconfitta del Terzo polo, segno che resta la polarizzazione tra i due maggiori schieramenti” aggiungendo che evidentemente “la luna di miele del centrodestra col governo non è ancora terminata”.

“I risultati che stiamo vedendo – ha aggiunto – sconfessano quanto alcuni ‘avvoltoi’ dicevano sul Pd, che invece ne esce bene, anche se è forse paradossale dirlo di fronte a una sconfitta. Il voto a Cremona è ancora migliore rispetto al resto della regione. La presunta morte del Pd è smentita, cresciamo rispetto alle Politiche a dimostrazione che l’area progressista resta un bacino fondamentale e importante da cui ripartire”.

Per il segretario provinciale Pd Vittore Soldo, il risultato che si sta profilando in Lombardia per il centrosinistra (con l’alleanza M5S) è la “certificazione di un nuovo ciclo, c’è un campo da riorganizzare e io credo gli amici di Italia Viva e Azione debbano fare un ragionamento per capire se vogliono una vera alternativa alla destra oppure continuare a combattere contro il Pd”.

“Tutti i partiti vivono al proprio interno dei cicli, ritengo che quello del Pd sia durato fin troppo. Credo che questa crisi sia nata nel 2018 e adesso ne stiamo pagando le conseguenze. Da qui, da dopo il congresso, si deve ripartire con le idee molto più chiare”.

In collegamento dalla sala stampa di Regione Lombardia, Mara Ghidorzi riconosce un risultato basso, ma “siamo una forza nuova, ci siamo costituiti solo a luglio, questo è un primo tassello, noi siamo la sinistra alternativa, non la sinistra dell’alternanza. Il risultato deludente di Majorino ci dice che bisogna stare vicini al territorio, andare nei mercati dove la gente in questa campagna elettorale ci diceva che non votava perchè tanto sono tutti uguali”.

Per il segretario provinciale della Lega, Simone Bossi: “è la quinta volta che seguo le elezioni in Regione Lombardia e tutti gli anni sento dire che il centrodestra sarebbe caduto. Se siamo ancora qui vuol dire che la Lombardia la governiamo bene. Da questi risultati vediamo che  FDI è molto vicina al PD, il centrodestra lo teniamo in piedi anche noi”.

Risultato atteso per Luca Ghidini di Forza Italia provinciale: “Riconosciamo che è un decremento molto importante, determinato anche dalle dinamiche nazionali. Forza Italia è un partito che non ha più l’appeal di una volta, non riesce più a ottenere i consensi di qualche anno fa. Ci resta da lavorare in maniera solida con i nostri amministratori locali, anche quelli che non sono diretta espressione del partito ma che si vedono rappresentati dal pensiero moderato di FI. E’ in corso un lavoro serrato in questa direzione”.

Paola Tacchini, candidata per il Senato di M5S alle ultime Politiche, parla anch’essa di un risultato che non la stupisce: “Noi non abbiamo mai creduto nell’alleanza con il Pd, ci sono cose importanti sul territorio che ci vedono divisi, una per tutte l’autostrada Cremona Mantova. Anche tanti elettori del Pd non la vogliono. Detto questo, il  M5S è la mia famiglia politica, il movimento è come mio figlio e il Pd come la fidanzata: anche se questa non mi piace, non per questo rinnego mio figlio e quindi sono andata a votare. Ma tanti del Movimento non l’hanno fatto per via di questa alleanza”.

Per il Terzo Polo è intervenuto Luca Zanichelli, candidato nella lista Moratti Presidente: “Sapevamo che l’impresa era difficile, noi stiamo costruendo qualcosa anche in vista del futuro. Certo che, considerato il lavoro che abbiamo fatto, il risultato in questo momento è abbastanza deludente, non siamo riusciti a prendere voti dal centrodestra”.

Paolo Losco, per l’Alleanza Verdi- Sinistra: C’è bisogno di una sinistra critica e dialogante. Ma parlare di percentuali, in questo contesto,  non è così importante come il fatto che qui si sta parlando del 60% dei cittadini che non hanno vitato. Nessun partito può dirsi soddisfatto. Dietro questi numeri c’è una politica che trasversalmente non riesce a rappresentare i cittadini, parlo anche per la nostra lista. E’ un grosso problema per la democrazia tutta.

Per Carlo Malvezzi, “Moratti ha fatto un errore”, afferma in riferimento al Terzo Polo il capogruppo di FI in consiglio comunale ed ex candidato sindaco. “Gli elettori non hanno capito la sua proposta, che ha finito col rafforzare il centrodestra e indebolire ulteriormente il centrosinistra. In altri termini, ha favorito la polarizzazione. In politica bisogna avere anche la forza di superare il personalismo. E poi c’è da chiedersi che ne sarà di queste due forze, Italia Viva e Azione, che da quanto mi risulta avevano già alcuni screzi anche prima delle elezioni”. gbiagi

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