Negato il patteggiamento
al ladro delle cantine
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Niente patteggiamento per Gianfranco Di Roma, 51 anni, pavese d’origine, senza fissa dimora, arrestato lo scorso gennaio per tentato furto in abitazione. Nella notte tra il 16 e il 17 gennaio, l’uomo aveva tentato di svaligiare la cantina di un condominio in piazza Camilliani, a Cremona, dopo averne scassinate altre due, trovate con il lucchetto rotto. A coglierlo sul fatto era stata la polizia, chiamata da uno dei residenti, insospettito dal rumore.
L’intenzione era quella di patteggiare 1 anno e 9 mesi di reclusione. Troppo poco, per il pm onorario Silvia Manfredi. Accordo sfumato, dunque. L’imputato, assistito dall’avvocato Fabio Galli, sarà processato il prossimo 3 marzo con il rito abbreviato.
Quando gli uomini della squadra Volante lo avevano colto sul fatto mentre tentava di nascondere nei pantaloni un piede di porco e una pinza metallica, Di Roma, ex magazziniere, si era giustificato dicendo di essersi fatto male ad una mano e di non essere più riuscito a trovare una occupazione.
A fine gennaio, nei confronti del 51enne era stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare in carcere in quanto la polizia gli aveva attribuito altri furti.
L’attività di indagine della Mobile era iniziata con l’acquisizione della querela di alcuni residenti di via Madonnina, a cui, durante la notte del 7 gennaio, erano state rubate 2 autovetture, materiale edile e numerosi altri beni. Il giorno dopo le auto erano state ritrovate chiuse in via Cadore e via Manini e, dopo i rilievi della Scientifica, erano state restituite ai legittimi proprietari.
Nei giorni successivi gli investigatori avevano effettuato numerosi servizi di osservazione in ore serali e notturne, arrivando ad avere sufficienti elementi per chiedere alla procura l’emissione di un decreto di perquisizione nei confronti dell’uomo.
Il 16 gennaio, insieme ai carabinieri, erano stati perquisiti il domicilio e i luoghi nella disponibilità di Di Roma, trovando una parte del materiale rubato, tra cui le chiavi di una Subaru che era stata rubata una seconda volta e ritrovata dai carabinieri a Pizzighettone, e lo stesso abbigliamento utilizzato dal 51enne per la commissione dei furti. Nell’occasione, inoltre, i militari avevano trovato un’altra auto rubata, una Fiat 500, per cui l’uomo era stato denunciato per ricettazione.
Sara Pizzorni