Cronaca

Cremona Solidale e Fondazione
insieme nel Percorso Alzheimer

Facilitare il controllo dei malati di Alzheimer difficilmente gestibili ricoverati in RSA e studiare per loro le migliori strategie di cura. L’intelligenza artificiale viene in aiuto agli operatori grazie al progetto varato da Azienda Cremona Solidale all’interno di un più complesso “Percorso Alzheimer” , a cui Fondazione Città di Cremona contribuisce con 80mila euro.

Entra nel vivo il progetto illustrato in Commissione Welfare e poi in consiglio comunale dalla dg di Cremona Solidale Alessandra Bruschi, uno dei punti qualificanti delle progettualità 2023. L’intelligenza artificiale – un sistema  di sensori che consentono agli operatori sanitari di tenere sotto controllo giorno e notte i movimenti dei pazienti ricoverati nel nucleo della Rsa loro dedicato –   è solo una parte del Percorso Alzheimer, una vera e propria filiera che Cremona Solidale vuole implementare per posizionarsi in maniera sempre più precisa nell’offerta socio sanitaria del territorio. Già attivati o in corso di attivazione sono anche l’ambulatorio geriatrico, uno dei pochi centri a Cremona a cui le famiglie devono rivolgersi per avere una valutazione sul grado di autosufficienza del paziente e ottenere le terapie; spazio ascolto per i caregiver con psicologo e gruppi di auto aiuto per le famiglie; percorsi di formazione del personale dedicato al nucleo Alzheimer, per inserirvi operatori che siano motivati a seguire pazienti particolarmente complessi; e anche un ammodernamento complessivo dell’attuale nucleo Rsa, non concepito espressamente per le gravi demenze e quindi con spazi non adeguati.

Il Consiglio di amministrazione di Fondazione Città di Cremona ha deliberato all’unanimità il contributo, come spiega la presidente, Uliana Garoli: “E’ stato un sostegno convinto, che realizziamo nella consapevolezza di quanto sia difficile la gestione di pazienti affetti da demenza. Il progetto che ci è stato presentato e che finanziamo con i residui di bilancio,  rientra pienamente nei nostri scopi sociali, venire incontro alle fragilità della popolazione cremonese”.
Un aiuto che non è l’unico dato da Fondazione all’azienda speciale di via Brescia: “Dopo quanto abbiamo fatto per sostenere l’Azienda durante il difficile periodo del Covid – aggiunge Garoli – vogliamo ora uscire dall’emergenza e contribuire alla parte innovativa dei servizi offerti. E l’introduzione dell’intelligenza artificiale ci sembra un aspetto importante dell’insieme di attività del Percorso Alzheimer”.
Condivisione anche da parte di Giancarlo Bosio, noto medico pneumologo e componente espresso dalla minoranza nel Cda di Fondazione: “C’è una grossa parte di popolazione che ha estremamente bisogno di strumentazioni in grado di gestire situazioni difficili, in aiuto a pazienti e soprattutto alle loro famiglie. Fa piacere vedere che il nostro contributo entri in questo contesto, abbiamo piena fiducia nell’operato di Cremona Solidale”.

Come hanno spiegato  direttrice generale e direttrice sanitaria di Cremona Solidale, Alessandra Bruschi e Simona Gentile nell’illustrare il Percorso Alzheimer, chi si trova in una condizione di ricovero non è in grado di recepire ed eseguire le raccomandazioni che gli vengono fatte e l’operatore è spesso in difficoltà nel gestirne i movimenti. Fermo restando che le misure contenitive devono essere ridotte al minimo, verranno installati sensori ottici per tenere controllati i movimenti dei pazienti 7 giorni su 7 e 24 ore su 24. L’operatore può quindi intervenire immediatamente in caso di bisogno e inoltre è possibile raccogliere una pluralità di dati utili per adeguare la gestione e i trattamenti terapeutici. Il sistema acquisisce infatti informazioni in modo autonomo ed automatico elaborandole in modo immediato e riuscendo a gestire l’analisi di molti dati assistenziali diversi.

Fondazione Città di Cremona, proprietaria degli immobili in cui opera l’Azienda, sta inoltre ultimando il recupero edilizio nell’ala della palazzina Soldi per realizzarvi il centro diurno integrato e il nuovo centro diurno Alzheimer.  Al piano superiore sorgerà una nuova tipologia d’offerta, una comunità per persone ancora parzialmente autosufficienti, e si sta attrezzando a ciò anche il secondo piano. Entro l’anno è prevista la conclusione dei lavori.

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...