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Giacchetta: "Non completamente
soddisfatti del mercato"

Il ds non chiude ad un ricorso agli svincolati, ma ammette: "Non so se ci sono giocatori che ci possono aiutare, non prenderemo tanto per prendere"

Il direttore sportivo della Cremonese Simone Giacchetta ha parlato in conferenza stampa per fare il punto sul mercato appena concluso. “Non siamo completamente soddisfatti di come si è concluso questo mercato: avevamo necessità di fare inserimenti in certi ruoli e in particolare cercavamo un centrocampista e un attaccante oltre agli ottimi inserimenti di Ferrari e Benassi. La nostra idea di partenza era questa, condivisa anche dal nuovo allenatore. Abbiamo portato avanti alcune trattative, alcune sono andate in porto, altre no”.

Un mercato che per la Cremonese si è rivelato complicato: “Ci è mancata un po’ di esperienza, di non conoscenza della spietatezza del mercato di Serie A per una neopromossa. Si pensava che campionato di B potesse essere un riferimento per tanti calciatori e club importanti perché un club importante e solido come la Cremonese può milgiorare il percorso di tanti giocatori. Così come abbiamo ricevuto un certo consenso dall’estero, pensavamo di riceverne di più anche dai club italiani”.

Tanti però gli obiettivi inseguiti, a partire da Shomurodv saltato all’ultimo, ma nessun ulteriore ingresso a centrocampo e nessun attaccate, ora si sta scandagliando il mercato degli svincolati sebbene Giacchetta non sembra fiducioso di riuscire a trovare giocatori adatti alla causa: “Se c’è qualche giocatore funzionale, ma non prenderemo tanto per prendere. Nel mercato degli svincolati si fa fatica, come in quello di gennaio. Quindi lo stiamo guardando, ma non so se ci sono uno o più giocatori che possono aiutarci”.

Come in estate, anche sulle operazioni invernali, ha anche inciso il cambio di allenatore che ha portato a perseguire strategie ed obiettivi differenti: “Con Alvini abbiamo cercato certe caratteristiche, fisiche, di corsa, e siamo andati ricerca di queste tipologie di giocatori. Con Ballardini la filosofia è cambiata, per cui abbiamo cercato caratteristiche diverse. Con il cambio di allenatore sono cambiate anche le strategie. Abbiamo cercato di condividere le nuove idee, ma nel mercato invernale ci sono meno opportunità”.

Il ds quindi ha parlato della qualità della rosa e della sua capacità di arrivare alla salvezza sul campo, al di là di quelli che potranno essere stravolgimenti giudiziari: “La rosa è questa, i giocatori sono questi: ci crediamo, dobbiamo dare sostegno e forza a tutti loro. Credo che possiamo fare tanto e ottenere quello che non abbiamo ottenuto finora”.

Nessuna preoccupazione infine, in caso di retrocessione, sulla capacità della società di far fronte comunque al monte ingaggi con così tanti giocatori di proprietà, una strategia chiara della società: “La Cremonese è una società forte, ha fatto investimenti importanti e mantenere certi giocatori è nelle possibilità del club. Poi bisognerà condividere questa volontà con i giocatori, ma la Cremonese, come li ha comprati, ha la potenzialità di tenerli”.

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