Cronaca

Cinghiali, quasi un anno senza
abbattimenti: crescono gli avvistamenti

E’ passato ormai quasi un anno – era il 30 marzo 2022 – da quando gli abbattimenti dei cinghiali in provincia di Cremona sono stati sospesi. Da allora l’attività non è più ripresa, e gli ungulati si stanno riproducendo senza controllo nel territorio cremonese, e si stanno diffondendo un po’ ovunque. Tanto che anche nel parco Oglio Nord ci sono stati diversi avvistamenti nelle ultime settimane.

Dopo la riunione svoltasi lo scorso 23 novembre, in seguito alla quale si era deciso di dedicare fondi per coprire il costo del trasporto delle carcasse ai centri di lavorazione, non è più stato fatto nulla. Così come ancora non sono partiti i lavori per realizzare i due centri di stoccaggio delle carcasse, uno a Castelverde e uno a Gussola, che saranno finanziati da un bando regionale già pubblicato nei mesi scorsi.

Una situazione che diventa ancora più preoccupante a fronte del grande incremento, tra Piemonte e Liguria, dei casi di peste suina, con ritrovamenti di cinghiali malati o morti anche vicinissimi al confine con la Lombardia. E sebbene vi sia una rete di contenimento che dovrebbe impedire l’ingresso dei cinghiali nella nostra regione, è anche vero che vi sono ponti, strade e ferrovie, dove il passaggio è libero e attraverso cui un animale può tranquillamente spostarsi da una regione all’altra.

La difficoltà maggiore, secondo gli addetti ai lavori, è soprattutto di tipo normativo: la modifica fatta alla legge 157 (articolo 19) sul contenimento della fauna selvatica ha confuso maggiormente le acque, in quanto le competenze dell’uno e dell’altro ente non sono ben chiare.

LaBos

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