Alcol e delirio, arrestato
58enne straniero (già in libertà)

Si è concluso con l’arresto per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale il turbolento pomeriggio del 1 febbraio di un uomo di nazionalità straniera di 58 anni. Attorno alle 17 di mercoledì scorso una pattuglia della Sezione Radiomobile era stata inviata in via Trebbia dove il personale del 118 aveva problemi con un uomo in stato di abuso etilico che inveiva nei loro confronti perché non voleva farsi curare.

L’uomo, poco prima, aveva sbattuto contro la vetrina di un esercizio commerciale con il rischio di infrangerla, poi aveva inveito nei confronti di
un passante che voleva aiutarlo e, in seguito, si era lanciato in mezzo alla strada per bloccare le auto in transito. Era molto agitato e  pronunciava parole offensive verso chiunque.
I militari si sono avvicinati per allontanarlo dalla strada e riportarlo sul marciapiede per non essere investito dalle auto, senza peraltro che lui  smettesse di inveire anche contro di loro. A un certo punto ha cercato di scappare ma è stato bloccato. Inutile la richiesta dei documenti di identità, anzi si è ribellato scagliandosi contro un carabiniere e procurandogli dei graffi; caduto a terra, si è rialzato e ha aggredito l’altro militare con pugni e calci, ragion per cui è stato ammanettato.
Dopo avere allertato anche l’automedica, l’uomo è stato condotto in caserma santa Lucia e messo in camera di sicurezza; anche qui ha iniziato a colpire con forza la porta in ferro con calci e testate ed è stato necessario un nuovo intervento dei medici che gli hanno dovuto somministrare un calmante perché ormai incontenibile. Ha continuato a insultare tutti i presenti ed è stato necessario accompagnarlo all’ospedale per ulteriori controlli. Di fronte a tantissima gente in attesa al pronto soccorso, e in preda all’alcool, ha continuato ad insultare le forze dell’ordine.
Trattenuto nelle camere di sicurezza della caserma, nella tarda mattinata del 2 febbraio è stato accompagnato per la direttissima in Tribunale, dove l’arresto è stato convalidato ed è scattata la condanna a otto mesi di reclusione. L’uomo è stato poi rimesso in libertà.