Cronaca

Morti sul lavoro, nel 2022 a Cremona
quadruplicate le vittime

Quadruplicati i  morti sul lavoro in territorio cremonese nel 2022, rispetto all’anno prima: sono state infatti 8 le persone che hanno perso la vita, contro le 2 del 2021. Il dato emerge dalla classifica elaborata dall’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega Engineering su base dati Inail, che considera solo gli infortuni mortali accaduti in occasione di lavoro, con esclusione quindi di quelli in itinere. Cremona è quindi al 20esimo posto, con un pauroso balzo verso l’alto, considerando che si era invece classificata 97esima nella rilevazione precedente.

Nel 2022 emerge infatti un’incidenza media degli infortuni mortali, (ossia il numero di infortuni mortali ogni milione di occupati) di 55,8: un dato che colloca la nostra provincia nella fascia più alta. Mentre nel 2021 l’incidenza era di 13,8.

In Lombardia. La nostra regione, in contrasto con il dato territoriale, racconta invece una situazione positiva, in quanto si colloca al 18esimo posto con un indice di 28,4 morti per milione di lavoratori. Tra le altre province Lombarde, Mantova è quella messa peggio: con un indice di 57,5 è al 16esimo posto. Segue Cremona, quindi Brescia. La più virtuosa è invece Pavia, al 90esimo posto.

La situazione nazionale. A livello nazionale sono state 1.090 le persone morte mentre lavoravano, con una media di oltre 90 vittime al mese e oltre 20 ogni settimana. Questo significa che in Italia si verificano almeno 3 infortuni mortali al giorno.

Sebbene il dato dell’anno precedente possa far pensare a un decremento (erano 1221), questo in realtà è solo apparente, perché nel 2021 all’elenco si aggiungevano anche le vittime di Covid, che erano quasi un quarto dei decessi, mentre nel 2o22 sono state solo 10. Ciò significa che gli infortuni mortali “non Covid” sono cresciuti del +17%. Un dato analogo a quello del 2019, epoca pre-covid.

Del resto sono numerosi anche gli infortuni complessivi sul lavoro. Basti pensare che le denunce totali di infortuni sono cresciute del 25,7% rispetto al 2021, arrivando a quota 697.773; con il settore della Sanità sempre in testa alla graduatoria degli infortuni in occasione di lavoro (84.327 denunce); seguono: Attività Manifatturiere (75.295) e Trasporti (53.932).

Importante in questi dati anche la lettura sull’evoluzione delle denunce totali di infortunio per Covid: a fine dicembre 2021 erano 48.876, mentre a fine dicembre 2022 sono diventate 117.154. Praticamente sono più che raddoppiate, dimostrando che il virus è divenuto molto meno mortale, ma è ancora presente nei luoghi di lavoro.

Gli stranieri deceduti in occasione di lavoro sono 150, cioè il 19% del totale. Anche qui l’analisi sull’incidenza infortunistica svela chiaramente come gli stranieri abbiano un rischio di morte sul lavoro più che doppio rispetto agli italiani. Gli stranieri infatti registrano 66,5 morti ogni milione di occupati, contro 31,5 italiani che perdono la vita durante il lavoro ogni milione di occupati.

Laura Bosio

 

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