Cronaca

Le bande e i reati "da strada":
"Giovani da riportare sulla retta via"

A Cremona si registra un forte aumento di reati in tema di libertà sessuale, violenza di genere e stalking, ma preoccupano anche gli infortuni sul lavoro e i reati commessi dai minori. L’andamento dei reati nella nostra provincia è uno dei temi trattati oggi nel corso della cerimonia di apertura dell’anno giudiziario che si è svolta al pala giustizia di Brescia alla presenza del presidente della Corte d’Appello Claudio Castelli, del procuratore generale Guido Rispoli e dei rappresentanti delle province del Distretto, che oltre a Brescia comprende i territori di Cremona, Mantova e Bergamo.

Nel Distretto, i minori si rendono responsabili pressochè totalmente di furti e ricettazioni, rapine ed estorsioni, risse e lesioni, violenze sessuali, detenzione di stupefacenti, atti persecutori e maltrattamenti in famiglia. “Intensi”, li ha definiti il procuratore generale, “gli allarmi per la presenza di bande di ragazzini, autori sia di reati da strada, sia di comportamenti molesti per i cittadini. Colpisce l’aggressività e la rabbia che spesso connotano gli autori di questi reati. Dal punto di vista delle vittime non c’è dubbio che subire tali tipi di aggressione genera conseguenze traumatiche, non solo fisiche, ma anche emotive e senso di insicurezza nella vita sociale”. Per questo, Rispoli ha lanciato un appello: “Per avere meno criminali, bisogna cercare di ricondurre i giovani sulla retta via”.

I reati commessi da minori, ha spiegato il presidente Castelli, “risultano in aumento di oltre il 20%. Un segnale sulla gravità dei comportamenti viene dal settore penale con le 88 richieste di misure cautelari contro le precedenti 53, con l’aumento dei provvedimenti che hanno adottato la misura carceraria, 34 rispetto 19 dell’anno scorso, il collocamento in comunità, 30 contro 5”.

 

Per i reati da “codice rosso”, nel periodo compreso tra il primo luglio del 2021 al 30 giugno del 2022, Cremona registra un forte aumento: 59 reati in materia di libertà sessuale contro i 35 precedenti. In aumento anche le denunce di stalking, che passano da 68 a 76, mentre i reati di maltrattamenti in famiglia sono in diminuzione (da 137 a 98).

Per quanto riguarda invece le morti o lesioni da infortunio sul lavoro, nel periodo 2020/2021 si era registrato un aumento, con 82 procedimenti, di cui 4 per infortuni mortali. Il dato attuale è in leggera crescita rispetto al periodo precedente, con un aumento relativamente significativo dei casi mortali, e quindi di procedimenti per omicidi colposi, passati da 4 a 7.

Sara Pizzorni

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