Chiesa

San Francesco di Sales, a Soresina
la chiusura dell'Anno giubilare

La celebrazione presieduta dal vescovo Napolioni nella memoria liturgica del patrono dei giornalisti e fondatore dell'Ordine della Visitazione di Santa Maria

La celebrazione presieduta da mons. Napolioni

Il monastero della Visitazione di Soresina ha ospitato oggi la celebrazione diocesana della memoria liturgica di san Francesco di Sales, vescovo e dottore della Chiesa, patrono dei giornalisti e fondatore dell’Ordine della Visitazione di Santa Maria. Una ricorrenza celebrata a Soresina, con la partecipazione degli operatori della comunicazione, dal vescovo di Cremona, mons. Antonio Napolioni, nella chiusura dell’Anno giubilare dedicato proprio a san Francesco di Sales, iniziato esattamente un anno fa in occasione del quarto centenario della morte (28 dicembre 1622). Un’occasione resa ancor più significativa dall’arrivo a Soresina di una reliquia del santo.

“Andiamo a scuola da questo grande santo – ha detto nell’omelia il vescovo – per imparare ad essere devoti alla parola di Dio, ma anche a comunicare con rispetto per il prossimo. San Francesco di Sales – ha continuato – spiegava che è possibile fare la guerra anche con le parole. Ecco perchè è fondamentale, per tutti e per i giornalisti in particolare – ha affermato ancora mons. Napolioni – ricercare e comunicare la verità, ma anche parlare con dolcezza e carità, evitando il tono della correzione”.

Proprio nella ricorrenza di san Francesco di Sales è stato diffuso, come ogni anno, il messaggio che papa Francesco ha proposto in vista della 57esima Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali che si celebrerà il 21 maggio. Il tema “Parlare col cuore: Veritatem facientes in caritate (Ef 4,15)” si collega idealmente a quello dello scorso anno (“Ascoltare con l’orecchio del cuore”) inserendosi nel cammino che condurrà tutta la Chiesa alla celebrazione del Sinodo dell’ottobre 2023.

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