Cronaca

La salute mentale diventa
un fumetto: al via il corso

Disegnare fumetti è un modo per raccontare le storie che ci riguardano, anche quando si tratta di salute mentale. Su questo presupposto, l’Asst di Cremona ha avviato un corso in collaborazione con il Centro Fumetto “Andrea Pazienza” di Cremona, destinato agli utenti del Dipartimento di Salute Mentale. Carta e matita diventeranno gli strumenti privilegiati per raccontare la propria storia e la relazione con i disturbi mentali, l’importanza delle cure e del lavoro per obiettivi, possibile grazie al dialogo con gli operatori sanitari che li assistono.

“Il disegno è un modo alternativo per esprimersi e combattere lo stigma che troppo spesso accompagna chi soffre di disturbi mentali; questa esperienza punta a promuovere la cittadinanza attiva, attraverso piccole azioni quotidiane” sottolinea Roberto Pezone, Responsabile Area Riabilitativa della Psichiatria.

Quest’ultima iniziativa rientra tra i diversi progetti promossi per affrontare il tema della salute mentale, in cui la comunicazione e la condivisione sociale sono parte del percorso di cura. Così è per “Happy news”, gruppo aperto di lettura e discussione di buone notizie (confluito in un blog a cura degli utenti pubblicato sul sito della Biblioteca di Cremona), o ancora Arteassieme, in cui la visita a luoghi e monumenti della città diventa occasione d’incontro e apertura agli altri.

Al momento il corso di fumetto conta dieci partecipanti, che ogni lunedì – per dieci settimane consecutive – si ritrovano presso la sede del Centro Fumetto per apprendere le basi del disegno e i linguaggi espressivi tipici di questa forma d’arte.
“Parlare di salute mentale non è semplice – aggiunge l’educatore Francesco Casali – il fumetto può diventare un valido alleato per dare forma e colore a ciò che non si sa esprimere. Avere basi tecniche aiuta a definire gli spazi in cui creare una breve narrazione o descrivere semplicemente un momento significativo vissuto da chi sceglie di raccontarsi. La sfida sarà partire da questi input e arrivare via via al “foglio bianco”, per trovare un nuovo modo di esprimersi senza strutture né pregiudizi”.

Come sottolinea il responsabile del Centro Fumetto “A. Pazienza” Michele Ginevra, “Il fumetto è un linguaggio, non è solo uno strumento di intrattenimento. Lo utilizziamo da sempre per raccontare la realtà e il vissuto dei protagonisti, ottenendo sempre risultati molto interessanti. Anche in questa occasione, il fumetto diventa il pretesto per lavorare insieme: è una sorta di lingua franca per poter comunicare”.

Il corso è condotto dal cremonese Stefano Tedeschi, talento emergente del fumetto italiano: “È la prima volta che mi dedico ad un progetto a tema salute mentale – dichiara – è un argomento vasto e delicato: per questo, le prime lezioni sono state dedicate al confronto con i partecipanti, per capire le loro qualità, per conoscersi e farsi conoscere. Credo fortemente che nella pagina disegnata di un fumetto o in qualsiasi forma d’arte, la vita di chi la crea possa trasparire ogni tratto di quell’opera, dai disegni, al ritmo narrativo, alle parole usate”.

Gli incontri condivisi hanno permesso di dare sfogo a pensieri, negativi o positivi, per rappresentare attraverso le forme espressive più affini ciò che volevano dire, in piena libertà. “Il gruppo – prosegue Tedeschi – si è sempre dimostrato interessato, curioso e splendidamente umano, mostrando la paura nel compiere i primi passi verso l’ignoto alla sorpresa per essere riusciti a raggiungere un obiettivo per molti inaspettato. Ho visto un forte desiderio di “tornare a vivere”: assistere a questo, nella sua semplicità, credo sia qualcosa di meraviglioso”.

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