Politica

Cr Solidale, Merli: "Progetti concerti,
Ventura critica senza proporre"

Critiche alla mancanza di concretezza dietro la programmazione di Cremona Solidale – votata ieri in Consiglio Comunale con l’astensione dei 10 consiglieri di minoranza –  sono arrivate in salone dei Quadri dai consiglieri di minoranza, da Forza Italia, alla Lega. E oggi a rincarare la dose, c’è anche l’attacco di Fratelli d’Italia, con Marcello Ventura, ieri assente per motivi di lavoro (leggi QUI). Proprio in risposta a questo, c’è la precisazione di Riccardo Merli, consigliere di maggioranza di  Cremona Attiva – FNC, autore di un articolato intervento in sala Quadri a sostegno proprio di quelle stesse progettualità.

“Il consigliere Ventura non era presente né in commissione né in consiglio comunale. Il suo rappresentante in commissione, pur non approvando l’aumento, si è complimentato per il lavoro della Direzione. Ventura, al contrario, dice ogni anno le stesse cose senza proporre mai nulla di concreto”, afferma oggi Merli.

“Nel piano programma per l’anno 2023 – continua – presentato in commissione la scorsa settimana dalla dr.ssa Bruschi e dalla dr.ssa Gentile, emerge una grande volontà di proposte, progetti ed investimenti per migliorare sempre più la qualità del servizio offerto.
E tutto ciò a fronte di sempre più evidenti difficoltà legate ai costi crescenti (i costi di prevenzione Covid divenuti strutturali, il caro energia, il rinnovo del CCNL), difficoltà legate alla sempre maggior complessità e fragilità clinico-assistenziale (pazienti sempre più fragili dal punto di vista sanitario, con età media sempre più elevata e tipo di patologie sempre più complesse), difficoltà legate alla volontà di valorizzare ed investire sulle risorse umane (formazione continua, motivazione, benessere dei dipendenti).

Quindi, quando sento qualche collega consigliere dire che in questo piano programma non c’è nulla di sostanzialmente nuovo e propositivo, resto francamente stupito”.

Merli cita poi i quattro campi di azione su cui l’azienda intende concentrarsi: attenzione ai rapporti azienda – familiari con “l’obiettivo di migliorare la qualità di vita degli ospiti con quei servizi fondamentali quali il
servizio ristorazione (percorso formativo sulla disfagia), il servizio lavanderia, parrucchiera ed estetista; un’attenzione particolare viene riservata poi alla cura ed alla manutenzione degli ambienti (sono previsti importanti investimenti nelle RSA Mainardi, RSA Somenzi e Nuclei Alzheimer)”. Citata poi la volontà di continuare ad investire sulla stabilizzazione del personale per garantire nel tempo una maggiore qualità assistenziale e maggiore integrazione professionale; nuovo assetto organizzativo e investimenti nelle infrastrutture digitali; collaborazioni con università nel campo della ricerca.

E a proposito dell’aumento delle rette: “La necessità di tali aumenti era già stata annunciata, nei mesi scorsi, dai
dirigenti di ARSAC, l’associazione che raccoglie tutte e 29 le strutture di accoglienza per anziani e disabili della provincia di Cremona; e così si è puntualmente verificato in tutte tali strutture con costi di 61 euro,  ad esempio a Fondazione Germani di Cingia , 63 casa di riposo la Pace e 63,9 a Sospiro.

“Il confronto poi – conclude Merli – con i costi a livello regionale vede le strutture della nostra provincia ben al di sotto della media regionale se si pensa che il costo medio di una retta in ATS Valpadana è di 61,99 (ricordo che quello della nostra azienda è di 61) a fronte di un costo medio regionale di 68,10”.

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