Cronaca

Ex Provveditorato consegnato
in ritardo, Prelios batte cassa

Ancora esborsi di denaro da parte della Provincia a favore del Fondo Immobiliare Eridano, a seguito dell’operazione finanziaria varata dall’amministrazione provinciale nel 2013 e che da allora comporta annualmente la spesa di 1 milione di euro in canoni di locazione da parte della Provincia stessa, per immobili in cui esercita le proprie attività istituzionali: la sede di corso Vittorio Emanuele, gli uffici di via Bellarocca e via Belfuso; un immobile a Casalmaggiore.

Un bel risparmio arriverà dal trasferimento, avvenuto tra l’estate e la fine di settembre dell’anno scorso, del Provveditorato agli Studi da piazza 24 maggio a palazzo Ghisalberti di via Milano, ex sede dell’università  Cattolica: 230mila euro di affitto all’anno quanto pagato finora, ma con un’appendice inaspettata all’atto della riconsegna dell’immobile. Lo spiega bene una determina dirigenziale di fine 2022 con cui il dirigente del settore Patrimonio Giulio Biroli dispone l’accantonamento di poco meno di 30mila euro (29.518.35) in via precauzionale da versare al gestore del Fondo, la Prelios Spa, per un lieve ritardo nella restituzione delle chiavi.

Il 7 aprile 2022 – si legge –  la Provincia inviava alla proprietà richiesta di recesso anticipato dal contratto d’affitto, con preavviso di sei mesi, contando di lasciare liberi i locali all’inizio di ottobre. La sorpresa arriva durante il sopralluogo per la riconsegna dei locali, l’8 novembre successivo: “l’immobile – ricapitola il dirigente – non veniva accettato dall’incaricato delegato di Prelios spa in quanto ritenuto sporco, con presenza di arredi e immondizia. In tale sede veniva altresì prospettata la possibilità di un proseguimento della fatturazione del canone di locazione dell’immobile per il periodo 7.10.2022 – 22.11.2022”.

La Provincia si affretta a sgomberare e ripulire i locali e finalmente il 22 novembre il delegato di Prelios spa accetta la riconsegna, “lamentando nel contempo un ritardo nella riconsegna e ribadendo la volontà di emettere fattura in relazione al sopracitato periodo”. Da qui la necessità di prevedere l’accantonamento.

Una storia travagliata quella di questo immobile di epoca fascista, che nella parte interna ospita anche un piccolo teatro immerso nel giardino, in una delle zone residenziali più ricercate di Cremona e che quindi potrebbe presto essere messo in vendita. Solo a fine 2020, invece, si era pensato ad una sua ristrutturazione e a questo fine Provincia e Prelios avevano raggiunto un accordo recepito in un’integrazione al contratto originario, in base al quale la Provincia rinunciava alla facoltà di recesso anticipato e si impegnava a versare a Prelios la cifra di 80mila euro a integrazione forfettaria una tantum del canone, per gli oneri da sostenere nell’intervento di riqualificazione.  Il progetto non è mai decollato e iniziava così una vertenza tra le parti, che veniva poi risolta bonariamente a marzo 2022 con il ripristino del recesso anticipato. gbiagi

 

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