Cronaca

Posate le prime pietre d'inciampo:
così Cremona ricorda i suoi deportati

Il servizio di Silvia Galli
Da oggi anche Cremona ha le sue “Pietre d’Inciampo”.  Le prime tre che riportano i nomi di Mario Ferrari (assassinato a Borgo S. Dalmazzo l’11 aprile 1945), di Renzo Pedroni (nato a Cremona il 22 maggio 1924, arrestato come politico, deportato e morto a Mauthausen – Gusen il 26 aprile 1945) ed Ernesto Tessaroli (nato il 31 marzo 1912, arrestato come politico, deportato e morto nel lager di Borisov il 4 giugno del 1944) sono state posate questa mattina nel Cortile Federico II di Palazzo Comunale. La loro collocazione in questo punto è dovuta all’assenza di notizie certe dove si trovasse esattamente la loro abitazione.
Alla collocazione è seguito un momento istituzionale che ha visto in apertura l’intervento dell’Assessore alla Cultura Luca Burgazzi al quale hanno fatto seguito quelli del Presidente del Consiglio Comunale Paolo Carletti e del Sindaco Gianluca Galimberti. L’iniziativa è stata proposta all’Amministrazione comunale dalla scuola primaria “Guido Miglioli” del Cambonino ed è stata organizzata dal Settore Cultura in collaborazione con il Comitato Provinciale ANPI Cremona e con Netzer Italia – Organizzazione Giovani Ebrei Progressivi in Italia, che hanno condotto le ricerche storiche che hanno portato ad individuare 38 nominativi di persone nate o che furono residenti a Cremona decedute in un campo sterminio nazista o luogo equivalente.
In ottemperanza alle regole della Fondazione Gunter Demnig, 19 di queste possono essere ricordate con una Pietra d’Inciampo (Stolpersteine), un piccolo blocco quadrato in pietra, ricoperto da piastra in ottone con il nome del deportato.
Erano presenti in Cortile Federico II l’artista Gunter Demnig, alunne e alunni dell’ex classe V (anno scolastico 2021/22) e delle classi IV e V dell’anno in corso della scuola “Guido Miglioli” del Cambonino accompagnati dalle insegnanti Angela Scotellaro, Annarita Valletta, Milena Tatti, Caterina Zinerco, Elisa Schinocca, Stefania Manfredi, Marilena Levanti e dalla responsabile di plesso Marinella Barrile, una delegazione dell’ANPI provinciale e di coloro che hanno condotto le ricerche storiche.
Al termine, nella Sala dei Quadri di Palazzo Comunale, un incontro tra bambine e bambini della scuola con l’Assessore Luca Burgazzi e il Presidente del Consiglio comunale Paolo Carletti.
La posa delle Pietre d’Inciampo è stata effettuata dall’artista tedesco Gunter Demnig – con il supporto del personale del Servizio Viabilità, Suolo e Sottosuolo del Comune e di AEM S.p.A. – che ha poi proseguito alla collocazione di quelle che riportano i nomi di Carlo Concari in via Ala Ponzone, 9, di Bruno Gregori in via Plasio, 5, di Giuseppe Robolotti in via Anguissola, 1, di Jenny Eugenia Hammerschmidt e Alfred Lewin in via Zaccaria del Maino, 4. Nei prossimi giorni saranno posate le altre pietre. “Per ricordarci ogni giorno delle vittime del regime nazi-fascista e perché quei tragici fatti non accadano più – ha detto tra l’altro Galimberti -.  Una iniziativa importante e preziosa anche perché nata dalla proposta di bambini, bambine e insegnanti. Perché è importante “inciampare” nella storia per non dimenticare!”

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