Cronaca

Ennesimo scoppio di violenza in carcere,
sindacato scrive a provveditore regionale

Alta tensione nel carcere di Cremona, dove nella giornata di mercoledì si è verificata l’ennesima esplosione di violenza, quando una discussione tra un gruppo di detenuti è degenerata in rissa. Una situazione che gli agenti della Polizia Penitenziaria sono riusciti a placare. Un episodio considerato grave, tanto che il segretario nazionale del sindacato Uilpa (Unione italiana lavoratori della pubblica amministrazione), Calogero Marullo, ha scritto al provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria, Pietro Buffa, e per conoscenza anche al direttore del carcere e al prefetto di Cremona.

“Lesioni tra detenuti, danni alle strutture dell’Amministrazione sono ormai all’ordine del giorno” sottolinea Marullo. Aggravante, in questa vicenda, secondo il sindacato, è il fatto che tale episodio si sia verificato “nella sezione ex art. 32 r.e., dove vige un regime penitenziario di media sicurezza”, ossia con una sorveglianza dinamica, che prevede di lasciare aperte le celle.

Le criticità nell’istituto penitenziario cremonese, sempre secondo il sindacato, sono ormai annose. Anche per questo, si torna a puntare l’attenzione sulla “carenza di personale nel ruolo di agenti/assistenti, ma soprattutto nel ruolo di ispettori, nonché la precaria organizzazione del lavoro”. Le critiche non si risparmiano neppure alla direzione del carcere, che secondo i sindacati è “ben consapevole della situazione”, viste le “ripetute segnalazioni”, fatte in questi mesi, nonostante le quali “non prende posizione, non chiede trasferimenti dei detenuti che turbano l’ordine e la sicurezza interna, non mette a regime la sezione adibita ad ex art. 32 r.e. e, non cerca di trovare lo spazio da adibire a reparto di isolamento”.

“Vogliamo sottolineare che anche di fronte a due riunioni al Prap, dove siamo stati rassicurati sull’intervento del Provveditore in merito alla situazione di Cremona, a tutt’oggi non registriamo nulla, anzi si può affermare che la situazione è addirittura peggiorata” scrive ancora il sindacato, che sollecita il Prap “a un intervento immediato, serio e risolutivo”. Non ultimo, anche “l’assegnazione di un funzionario che assolva il ruolo di comandante” conclude la missiva. lb

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