Cronaca

A Cremona dimezzate le durate
dei processi: realtà virtuosa

Nei primi nove mesi del 2022 sono stati aperti nei tribunali italiani 5.299 nuovi fallimenti, circa il 20% in meno di quelli aperti nello stesso periodo del 2021. Il dato emerge dalla rilevazione di Cherry Sea, l’osservatorio realizzato dalla startup fintech Cherry srl, che ha analizzato l’andamento delle procedure nelle sezioni fallimentari di 140 tribunali italiani.

In Lombardia, prima regione in Italia per cause da smaltire (11.047), prima del Covid nessuna sezione rispettava i tempi. Ma negli ultimi due anni, complice il rallentamento delle nuove iscrizioni, c’è stata un’accelerata che ha ridotto gli arretrati.

Nelle 20 realtà giudiziarie con volumi più significativi, scrive “Il Giorno”, la media nazionale di smaltimento dei procedimenti pendenti è di 4,6 anni. Dopo i primi nove mesi dell’anno, il più efficiente a livello nazionale è Bergamo, con 2,2 anni, segue Milano con 2,9. Per entrambi nel 2019 servivano più di 4 e 5 anni, l’anno scorso 2,73 e 3,4: i tempi si sono ridotti rispettivamente del 37% e del 32%. Nessuno, però, ha accelerato come Cremona, che tra il 2019 e il 2021 ha dimezzato le durate dei processi: 5,97 anni prima della pandemia, 2,96 un anno fa.

“La Lombardia”, ha riferito Giacomo Fava, responsabile dell’osservatorio Cherry Sea, “sta evidenziando una dinamica positiva. Milano è migliorato molto in termini di virtuosità: negli ultimi tre anni ha ridotto le tempistiche. Così come Bergamo, la seconda sezione per volumi di pratiche fallimentari dopo il capoluogo, lavora bene. Milano, però, ha un volume di cause quattro volte superiore a Bergamo senza avere quattro volte il numero di giudici”. Sono loro “i casi virtuosi lombardi, mentre Brescia e Monza funzionano meno bene: ci impiegano 4-5 anni per smaltire le pendenze”.

Tutte le sezioni in Lombardia hanno ridotto il numero di cause concluse: Brescia ne ha definite 204, 104 in meno del 2021. Dimezzata anche la capacità di ultimare i processi di Cremona, che scende da 109 a 52, interrompendo la rincorsa record rispetto al 2019. Gli arretrati, pur continuando a diminuire, hanno rallentato il ritmo con cui vengono smaltiti: a Como le cause da smaltire nel 2020 erano diminuite del 15% rispetto all’anno precedente, nel 2021 del 4%. Così come a Cremona, dove la variazione ha rallentato dal 15% al 5%. L’unica eccezione riguarda Milano, passato dal -10% al -11%. La buona notizia per i tribunali è che diminuiscono anche le nuove iscrizioni: nei primi nove mesi dell’anno sono state 1.151 (di cui 453 a Milano), nel 2021 1.852.

S.P.

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