Cronaca

Coop Lombardia, proclamato
lo stato di agitazione

Prende il via oggi, lunedì 19 dicembre, lo stato di agitazione dei dipendenti di Coop Lombardia, che nel Cremonese conta diversi punti vendita, proclamato dalle sigle sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UilTuCS, a fronte del mancato rinnovo del contratto integrativo. Una vicenda, spiega Angelo Raimondi, segretario della Filcams Cgil Cremona, che “è iniziata a fine 2019, quando Coop Lombardia ha notificato la disdetta del contratto integrativo”.

Sono seguiti ben quattro incontri con i sindacati, che non hanno però portato ad alcun risultato concreto. “Nonostante a febbraio 2020 sia stata presentata una piattaforma per il rinnovodell’integrativo, Coop Lombardia non ha voluto dare seguito alle nostre richieste di  negoziazione, tanto che a partire da aprile 2020 ha redatto un regolamento aziendale” continua Raimondi. Nei due anni di pandemia la situazione è rimasta bloccata, ma il sindacato ha sempre cercato di portare avanti un percorso per la ricostituzione del contratto integrativo. Inutilmente: “Nonostante Coop Lombardia continuasse ad affermare di essere disponibile ad una trattativa, nei fatti la cosa non si è realizzata” spiegano ancora i sindacati.

“E’ venuta meno quella distintività che contraddistingueva Coop Lombardia nella gestione del lavoro” spiega Raimondi. Anche perché il venire meno di questo documento significa, per i lavoratori, perdere diverse tutele: “Viene meno una condizione che concili vita privata e lavorativa, la programmazione dei turni, che invece vengono dati all’ultimo, part time che vengono spezzettati. Una situazione non accettabile” continua il segretario Filcam Cgil.

Nei prossimi giorni, le sigle sindacali decideranno quindi come declinare le otto ore di sciopero previste dallo stato di agitazione. “Stiamo valutando come muoverci, ma una cosa è certa: daremo un segnale forte” conclude Raimondi. LaBos

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