Cronaca

Da via Massarotti al Torrione di via
Ghinaglia, la nuova "casa" del clochard

FOTO SESSA

Da Via Massarotti, sotto il porticato dell’ex ufficio di collocamento, a un anfratto nel Torrione di via Ghinaglia. Ha trovato un nuovo alloggio di  fortuna il clochard che più o meno un anno fa sembrava avesse accettato una sistemazione nella Casa dell’Accoglienza, salvo rinunciarvi subito dopo. Aveva quindi trasferito le sue poche cose su una panchina nel parco del Vecchio Passeggio, proprio di fronte alla struttura della Caritas, e da ultimo, nell’antico manufatto di via Ghinaglia, periodicamente al centro delle polemiche per la scarsa manutenzione.

Una persona difficile da avvicinare da parte dei Servizi Sociali, che va e viene durante il giorno e che in una città come Cremona, dove il fenomeno dei senzatetto è circoscritto, desta stupore e qualche preoccupazione tra i residenti per le condizioni igieniche che si vengono a creare. In quell’anfratto si stanno accumulando cibarie esattamente come avveniva in via Massarotti, accanto ai cartoni e al sacco a pelo trasformati in giaciglio. Da ultimo, è stata montata anche una sorta di porta, con un lenzuolo appoggiato sulla grata in ferro che in qualche modo chiude il rifugio.

Non è l’unica persona che rifiuta l’assistenza e preferisce vivere all’addiaccio, nonostante le temperature rigide. In città c’è qualche altro caso monitorato dai servizi sociali, che periodicamente viene “agganciato” ma che non si riesce ad inquadrare in un percorso istituzionale. Difficile fare l’identikit di persone dal passato problematico e comprendere le cause di scelte tanto radicali. E accanto alla questione umana, resta il problema del degrado di un sito storico che meriterebbe maggiori cure. gb

Foto Sessa

 

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