Paola Turci, una ‘Caramella’ tra antiproibizionismo e svolta trap
(Adnkronos) – Una ‘Caramella’ da scartare per trovarci dentro una Paola Turci inedita, tra antiproibizionismo e ‘svolta’ trap. Il nuovo singolo della cantautrice romana, che anticipa il suo nuovo progetto discografico indipendente e segna il suo ritorno sulla scena musicale dopo tre anni dal suo ultimo album ‘Viva da morire’, è stato scritto dalla stessa Paola con Giuseppe Anastasi e Diego Calvetti (che ne ha curato anche la produzione) e segna un capitolo decisamente nuovo nella produzione dell’artista che si racconta senza filtri, con riferimenti che sembrano alludere al clamore suscitato dalla sua unione civile con Francesca Pascale.
“Io sono quella che non impone niente a nessuno – recita l’incipit del brano – democratica sempre, se non sei convinto allora stai zitto. Io sono quella a cui non piace per niente apparire o vendermi ad ogni costo, oggi ho fatto una foto e quasi quasi la posto”. Più avanti anche il riferimento antiproibizionista: “Il fumo è una condanna ma ora passami la canna”.
Poi il racconto si sposta sulla musica di oggi, sul rapporto tra melodia e canto ma anche tra metrica ed autotune. E Paola si diverte a giocare con un genere rap-trap che finora non ha mai frequentato: “Posso cantare a squarciagola tutto il giorno e non sbagliare mai una nota, questa metrica m’inchioda, Dio Deejay pensaci tu, fai partire l’autotune…”, canta mentre davvero entra l’autotune sulla sua voce. “Con la tua roba sparsa per casa, sposta gli accenti, facci una strofa. Una strofa d’amore molto bella, la rima giusta è monella, oppure caramella”, prosegue il pezzo alternando frasi melodiche e barre rap.
“Compra la gangia, tieni la mancia, prendila fresh, eccoti il cash. Se poi la rima migliore è sempre “cuore/amore” Dio, che dispiacere.. Vai via melodia, resta solo l’anarchia. E’ una canzone che passa sepolta dentro a una cassa”, recita ancora il brano tutto all’insegna dell’ironia.