Cronaca

“Scrivere l'aiuto”, incontro il
6 dicembre promosso da ASST

Per chi esercita tutte le professioni di cura in ambito socio-sanitario, la scrittura è importante: può facilitare o rallentare processi che riguardano persone in condizioni di fragilità, l’affidamento di un minore, la tutela di una persona anziana, la protezione di un rifugiato o di donne vittime di violenza. Questo il tema dell’incontro formativo aperto alla Città organizzato dall’assessorato alle Politiche sociali e alla fragilità del Comune di Cremona, in collaborazione con ASST Cremona e Azienda sociale cremonese, che si terrà il prossimo martedì 6 dicembre alle ore 17, in sala Zanoni, via del Vecchio Passeggio 1 a Cremona.

L’iniziativa offre l’occasione per un momento di riflessione e confronto, attraverso una conversazione con Francesca Gagliardi, docente di scrittura professionale e autrice di Scrivere l’aiuto. Scrittura efficace nel servizio sociale (Zanichelli, 2022). Intervengono Rosita Viola (Assessore alle Politiche Sociali e alla Fragilità del Comune di Cremona), Paola Mosa, (Direttore Socio-Sanitario ASST Cremona), Graziano Pirotta (Direttore Generale Azienda Sociale Cremonese). Modera Stefania Mattioli (Responsabile Comunicazione e Relazioni Esterne ASST Cremona)

L’evento pone l’attenzione sulla scrittura come lavoro e sull’importanza delle parole nella relazione di cura per tutte le professioni socio-sanitarie, dagli assistenti sociali agli psicologi, dai medici agli educatori e agli assistenti alla persona.

Obiettivo dell’incontro: riflettere su come scrivere in modo semplice, chiaro, efficace; come i professionisti in ambito “sociale e socio-sanitario” potrebbero farlo meglio e quali vantaggi ne trarrebbero tutti – mittenti, destinatari, persone di cui si scrive – se lo facessero davvero. E tratteggiare un metodo che sia di aiuto nello svolgimento della propria attività, con regole di scrittura in parte generali – nella direzione anche di altri manuali di scrittura professionale chiara e dipanata – ma soprattutto specifiche.

“Tutti noi abbiamo uno Stradivari a disposizione – afferma l’autrice – una lingua complessa e ricca con la quale dare vita ai più disparati pensieri. La mia idea è indurvi a tirare fuori quello Stradivari, e cominciare a suonare”.

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