Fiere Zootecniche Internazionali,
650 animali nella capitale della zootecnia
L'inaugurazione con il ministro Lollobrigida. La rassegna più rilevante per il quartiere fieristico cremonese sarà aperta fino a sabato
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650 animali presenti nel quartiere fieristico cremonese, oltre 130 allevamenti coinvolti, più di cento convegni ed incontri di approfondimento organizzati. Sono i numeri della 77esima edizione delle Fiere Zootecniche Internazionali aperte questa mattina a Ca’ de’ Somenzi. Per il taglio del nastro è stato apprezzato dagli organizzatori e dalle istituzioni cittadine l’intervento del ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida. Ad accoglierlo, poco dopo le 10, il presidente di CremonaFiere Roberto Biloni, il senatore Renato Ancorotti, il presidente di Unioncamere Lombardia Giandomenico Auricchio, le autorità civili di Cremona tra cui il prefetto Corrado Conforto Galli, il sindaco Gianluca Galimberti e il presidente della Provincia Mirko Signoroni.
Il ministro Lollobrigida non si è intrattenuto con i giornalisti nè prima nè dopo la sua articolata visita alla fiera, ma è intervenuto pubblicamente in due momenti. “Dopo il Covid e dopo l’aggressione russa in Ucraina – ha detto – sono emerse criticità su cui il nostro mondo ha dovuto riflettere e su cui fare considerazioni nuove. Per produrre sono necessarie filiere corte che permettono di garantire i prezzi giusti per il consumatore. L’agricoltura – ha proseguito – è un settore chiave per l’Italia ed ha bisogno di formazione e innovazione: le aziende gestite da giovani danno risultati importanti e producono di più. Puntare sui giovani anche nel mondo agricolo è una scelta di crescita economica per l’intera nazione”.
Secondo il ministro, “in Italia non dobbiamo puntare sulla quantità ma sulla qualità dei nostri prodotti, sul nostro modo di lavorare, sulla logistica”. La qualità è un tratto distintivo “che dobbiamo difendere dalle aggressioni: siamo contrari ad esempio alla carne sintetica perchè non avrebbe alcuna specificità; siamo contrari in termini economici ma anche per la sostenibilità perché il legame tra terra, lavoro e cibo è millenario e lo dobbiamo tutelare”. Lollobrigida è tornato ad attaccare anche il “nutriscore”, definito “uno strumento che serve solo a condizionare le scelte dei consumatori”.
“Siamo vicini ad una manovra finanziaria che paga una contrazione economica generale e crisi post pandemiche importanti – ha aggiunto – e in questo settore anche l’aggressione della Russia all’Ucraina. Noi abbiamo fatto la scelta giusta a sostegno del popolo ucraino e in difesa della libertà – ha proseguito – ma paghiamo un’assenza di strategia basata sul pensiero che alcune produzioni o l’approvvigionamento delle materie prime per la produzione di mangime, ad esempio, potessero essere superflue, e oggi ne paghiamo le conseguenze. Abbiamo stanziato un miliardo a garanzia degli interventi protempore per investire su sostegno, sviluppo di nuove tecnologie che permettono di avere un’economia sostenibile, per l’ambiente e per il benessere animale; 225 milioni per l’innovazione e altri 100 milioni per la sovranità alimentare che rappresenta la capacità di riconoscere ad un popolo il diritto di scegliere cosa e come produrre e di scegliere cosa mangiare”. Il ministro infine si è augurato un’unione delle forze produttive “per far crescere l’economia della nazione e poi ridistribuirla verso i più deboli”.
L’edizione 2022 presenta un’esposizione di servizi e attrezzature e soluzioni per la zootecnia che occupa l’intero quartiere fieristico e ripropone una prestigiosa mostra zootecnica delle razze Holstein, red Holstein, Bruna e Jersey (nonostante il trasferimento a Montichiari della mostra nazionale della frisona voluto da Anafij, Associazione nazionale allevatori della razza Frisona e Jersey) oltre a presentare tecnologie e servizi per l’allevamento e l’agricoltura ed un calendario tecnico scientifico con seminari, convegni e workshop organizzati da CremonaFiere in collaborazione con istituzioni, università e centri di ricerca oltre che dalle aziende e dalle istituzioni presenti.
“Siamo di fronte ad una fiera storica che vuole guardare al futuro – ha detto il presidente di CremonaFiere Roberto Biloni-. Il suo valore culturale, economico e sociale oggi rappresenta un patrimonio per il comparto zootecnico italiano rappresentato a livello internazionale in questa sede. Diamo voce agli allevatori e promuoviamo interessi del settore per farci da portavoce delle necessità e dei problemi che vanno superati insieme, in rete, facendo squadra”.
Le Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona rappresentano il più importante appuntamento di settore in Italia e resteranno aperte fino a sabato 3 dicembre.
Guido Lombardi