Disastro ambientale, Comune chiede
a Tamoil risarcimento per 40 milioni
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Il Comune di Cremona ha dato avvio alla causa civile per ottenere l’integrale risarcimento di tutti i danni patiti a causa del disastro innominato di natura ambientale cagionato dalla Raffineria Tamoil, chiedendo una cifra minima pari a 40 milioni di euro. La prima udienza è fissata per il giorno 19 gennaio 2023 davanti al Tribunale di Cremona.
La domanda risarcitoria del Comune di Cremona concerne sia il profilo patrimoniale (a partire dalle spese sostenute per affrontare il problema dal punto di vista amministrativo) che quello non patrimoniale (per il danno all’immagine della città e dell’ente pubblico, per il danno all’identità storica, culturale e politica della città, per il danno agli scopi ideali statutariamente perseguiti dall’ente pubblico).
Relativamente al danno ambientale, la legittimazione a richiedere il risarcimento spetta in via esclusiva al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ai sensi dell’art. 300 del Testo Unico Ambientale.
Il Comune di Cremona, dopo avere inviato una prima richiesta nel giugno 2022, ha nuovamente sollecitato i competenti uffici del Ministero (Dipartimento Sviluppo Sostenibile, Direzione generale uso sostenibile del suolo e delle risorse idriche) affinché diano informazioni in merito alla valutazione del danno ambientale causato dalla Raffineria Tamoil e in merito all’azione intrapresa per il risarcimento del predetto danno ambientale.