Cronaca

Smartphone, alcol e droga, nemici della
guida sicura: incontro Polstrada-Manin

Un incontro denso, intenso, emotivamente impattante in alcuni passaggi quello che si è svolto martedì 22 novembre presso Spazio Comune, con le annesse attività laboratoriali nel cortile Federico II.
Nell’ambito delle manifestazioni legate alla “Giornata mondiale in memoria delle vittime della strada”, un momento di ricordo e riflessione che viene dedicato ogni anno, la terza domenica di novembre, alle vittime di incidenti stradali e ai loro familiari, proclamato per la prima volta dall’Onu nel 2005, il Liceo Manin è stato scelto come scuola modello in rappresentanza di tutte le scuole cremonesi nei percorsi di Educazione alla Legalità, con il coinvolgimento della docente referente, la prof.ssa Giuseppina Rosato.
Circa novanta alunni e alunne hanno incontrato la comandante della Polstrada, la dott.ssa Federica Deledda, e diversi Agenti della Polizia stradale per un percorso di conoscenza, sensibilizzazione e prevenzione, finalizzato a trasmettere agli automobilisti e motociclisti di domani l’importanza dei comportamenti corretti quando si è alla guida, perché le strade – quelle vere – non sono videogames.
Le parole pronunciate domenica scorsa dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, richiamate dalla Comandante Deledda in incipit dell’incontro, hanno rappresentato una sorta di canovaccio su cui costruire via via oculate riflessioni, considerazioni, racconti di esperienze.
«L’elevato numero di persone che perdono la vita o che rimangono gravemente ferite sulle nostre strade costituisce una sofferenza sociale inaccettabile. Le vittime del traffico stradale sono un prezzo che la comunità non può tollerare. (…) Sono intollerabili inoltre i dati relativi alle vittime di incidenti con età inferiore ai diciotto anni. Per garantire l’integrità della vita è indispensabile una attenta e condivisa azione sinergica tra istituzioni, società civile e industria. Vanno perseguiti gli obiettivi previsti dal Quadro strategico dell’Unione europea.
Più volte Deledda ha fatto riflettere i ragazzi sull’importanza delle parole, senza mistificare la realtà effettuale delle cose dietro il fortuito, il casuale, l’accidentale, che portano ad una deresponsabilizzazione.
E proprio alcune parole-chiave si sono configurate come faro per una lezione di educazione civica così speciale, che gli alunni hanno avuto il privilegio di seguire: diritti, responsabilità, regole, libertà, convivenza civile, scelte.
Si è rimarcato come scelte e libertà costituiscano un binomio inscindibile, anche rispetto alla libertà dell’altro, che le nostre scelte scellerate possono intaccare, compromettere, limitare, annullare.
Il focus è stato puntato sui costi sociali per gli incidenti stradali, sulla disregolazione emotiva, dovuta alla disattenzione, in particolare all’uso dello smartphone, che purtroppo sta mietendo tante vittime sulle nostre strade. A tal proposito, un affondo interessante è stato fatto sul FOMO (fear of missing out), la “paura di essere tagliati fuori”, proprio in questi giorni alla ribalta delle cronache, che ci costringe incessantemente a conoscere cosa stia accadendo nella nostra vita social parallela.
Una finestra importante è stata aperta anche sul comportamento a rischio legato all’uso di alcool e di sostanze psicotrope. Gli Agenti hanno accompagnato, inoltre, i ragazzi in una serie di attività, come i percorsi con lenti speciali che simulano le ridotte capacità visive di una persona che guida in stato di ebbrezza.
Il commento ad alcune scene del film Young Europe e alla fotografia di Linda, relativa alla ricostruzione dell’incidente mortale che ne ha spezzato il fiore della vita, hanno avallato tutto il portato umano ed emozionale, nonché la spiccata sensibilità delle donne e degli uomini in divisa, pienamente armonizzata con il rigore, la professionalità, la disciplina del loro ruolo istituzionale.
Esperienze come quella vissuta da alunni e docenti del Liceo Manin, voce del mondo della Scuola cremonese, confermano quanto sia di primaria importanza sviluppare al massimo la diffusione di una cultura della responsabilità di ogni conducente, volta ad accrescere la consapevolezza dei rischi a cui ciascuno di noi è esposto e a cui espone la vita degli altri quando è alla guida di un veicolo.

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