Cronaca

Giornata dell’Assistente sanitario,
Bodini: "Per la salute collettiva"

Domani, lunedì 21 novembre, si celebra la Giornata dell’Assistente sanitario. “La nostra provincia – fanno sapere dall’ordine TSRM e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione che comprende anche la Commisione d’Albo degli assistenti sanitari – conta sulla significativa presenza di questi professionisti collocati nei diversi servizi delle Aziende sanitarie pubbliche e private dove sono impegnati a promuovere e applicare strategie di prevenzione e promozione della salute”.

Giuliana Bodini, presidente della Commissione d’Albo cremonese, spiega: “Gli Assistenti sanitari hanno uno specifico profilo professionale. Storicamente abbiamo due profili professionali diversi rispetto agli infermieri. Ci occupiamo di prevenzione e di promozione alla salute, lavoriamo con popolazione sana con interventi volti proprio alla tutela della salute”.

Per Bodini si tratta di una “giornata molto importante, identificata per riconoscere la figura professionale, in cui tutti si devono riconoscere per confrontarsi e approfondire il proprio ruolo nella società contemporanea che è piena di cambiamenti e stimoli nuovi”. “E’ una giornata – aggiunge la presidente – che vogliamo condividere con la popolazione perché facciamo una medicina di popolazione: spesso lavoriamo sotto traccia e non è del tutto visibile quel che facciamo, ma è con la nostra presenza che riusciamo a fare una vita comunitaria sana”.

Ma è anche una giornata dedicata ai giovani: “E’ una professione appassionante, che consente di sviluppare molto la creatività, le proprie iniziative e ha un alto livello di autonomia: incoraggiamo i giovani ad affrontare questa professione”. Proprio a Cremona, tra l’altro, è attivo lo specifico corso di laurea in Assistenza sanitaria, percorso compreso nell’offerta formativa del territorio cremonese grazie alla convenzione tra l’Università degli Studi di Brescia e l’ATS della Val Padana e alla collaborazione, per i tirocini, con l’ASST di Crema, l’ASST di Cremona e di Mantova.

In questo senso, anche la pandemia ha giocato un suo ruolo: “Ha fatto comprendere i legami che esistono tra di noi e fatto scoprire proprio questa parola, “noi”, anche nel campo della salute. Ognuno di noi ha il dovere di curare la propria salute individuale, ma ci vuole qualcuno che pensi a quel “noi” della salute collettiva che è frutto di tecniche, strategie e interventi che noi studiamo e apprpofondiamo da 100 anni”.

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