Cronaca

Difesa Made in Italy, Sardone: "La battaglia
è contro le grandi multinazionali"

Foto Sessa

La difesa del made in Italy è stata al centro dell’incontro svoltosi all’hotel Continental tra l’eurodeputata leghista Silvia Sardone ed alcuni esponenti del mondo imprenditoriale e delle associazioni di categoria del territorio. Un momento di confronto, promosso dalla sezione cittadina della Lega di Cremona, in cui sono emerse diverse problematiche, a partire dal Nutriscore, l’etichetta “a semaforo” che parte dell’Unione Europea vorrebbe rendere uniforme su tutto il suo territorio, ma che andrebbe a danneggiare il made in Italy.

A introdurre la serata è stato il segretario cittadino Mirco Poli, che ha presentato Sardone, europarlamentare e membro della Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare, e l’argomento primario dell’incontro, ossia il sistema di etichettatura proposto da alcuni Paesi europei.

“Con questo sistema, accade che prodotti come l’olio, o il prosciutto crudo di Parma, risultano con “bollino rosso” in quanto grassi” ha detto Sardone. “Non viene considerata la quantità di prodotto che viene consumata. Noi italiani siamo dei consumatori consapevoli: in piccole quantità, anche certi prodotti grassi fanno bene. Ad esempio l’olio d’oliva, che è un toccasana per la nostra salute. Per questo alle proposte europee contrapponiamo il sistema NutrInform Battery, che valuta non i singoli cibi, quanto piuttosto la loro incidenza all’interno della dieta. L’etichetta è pensata come una batteria e reca l’indicazione di tutti i valori relativi ad una singola porzione consumata”.

Tra i partecipanti, il presidente di Confartigianato, Massimo Rivoltini, il presidente di CremonaFiere e membro del comitato di presidenza della Libera Agricoltori, Roberto Biloni, la vice presidente di Coldiretti Cremona, Serena Antonioli, che hanno esposto diverse problematiche, tra cui il la legge sui Moca (materiali da contatto), la questione del riuso, la necessità di difendere i prodotti artigianali, ma anche la necessità di “passare al contrattacco”, portando avanti proposte positive.

“L’Italia è fatta di tanti piccoli produttori, da un’artigianato variegato, che vive di eccellenze” ha sottolineato Sardone. “Ma a livello europeo il vero problema non sono gli altri Paesi, è che ci dobbiamo scontrare con le grandi multinazionali, che stanno spingendo per portare avanti le loro produzioni, come quella della carne sintetica, che ha avuto il via libera da parte della Food and Drug Administration americana, e che stanno cercando di portare anche in Europa. A questo ci stiamo opponendo strenuamente” conclude l’eurodeputata.

In conclusione della serata, è intervenuto il segretario provinciale del Carroccio, Fabio Grassani, che ha ringraziato i partecipanti.

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