Cronaca

Stop vittime della strada: le istituzioni
entrano a scuola per sensibilizzare

Basta morti sulle strade: questo l’accorato appello del mondo istituzionale cremonese, che nell’ambito della Giornata nazionale in memoria delle vittime della strada, che si celebra nella terza domenica di novembre, hanno voluto promuovere una serie di iniziative di sensibilizzazione dedicate alle scuole, al fine di prevenire il drammatico fenomeno degli incidenti mortali, che ancora oggi presenta numeri preoccupanti.

Le iniziative sono state presentate nella mattinata di venerdì in Prefettura. Presenti, oltre al prefetto, Corrado Conforto Galli e al comandante della Polizia Stradale Federica Deledda, i rappresentanti delle istituzioni di soccorso (il direttore di Areu Ugo Rizzi e il comandante dei Vigili del Fuoco Antonio Pugliano), un rappresentante dell’ufficio scolastico territoriale e la portavoce cremonese dell’Associazione familiari vittime della strada, Emanuela Bottardi.

Tra le iniziative in programma, Il 22 novembre a Spazio Comune la Polizia Stradale incontrerà gli studenti del Manin per parlare loro di incidenti stradali e per sollecitare l’attenzione rispetto a tutti i fattori di rischio, dalla guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti all’utilizzo del cellulare, dal mancato utilizzo dei dispositivi di sicurezza all’eccesso di velocità. All’esterno, in piazza Stradivari, i ragazzi potranno sperimentare, senza alcun rischio, gli effetti della guida in stato di ebbrezza, attraverso una apposita mascherina che simulerà differenti tassi alcolici. Il giorno successivo, 23 novembre, la Polstrada sarà invece all’istituto Romani di Casalmaggiore, mentre il 28 novembre toccherà al Racchetti di Crema.

“L’attività di tutte le forze dell’ordine di presidio delle strade, sono fondamentali nell’opera di prevenzione, ma lo sono altrettanto le iniziative di sensibilizzazione, rivolte al mondo giovanile” ha detto il prefetto. “Parliamo soprattutto delle scuole superiori, dove i ragazzi stanno per approcciarsi alla guida, o hanno appena preso la patente. Far sapere loro quali sono le conseguenze di una guida imprudente può fare la differenza”.

“Dietro agli incidenti mortali ci sono delle storie” commenta Deledda. “Ci sono delle famiglie, c’è il dolore. Per questo è tanto importante instaurare una cultura della sicurezza stradale, soprattutto tra i giovanissimi”. Non si tratta però solo di sensibilizzare, è necessario svolgere una vera e propria attività educativa. “Anche per questo la Polizia Stradale è impegnata tutto l’anno con attività nelle scuole, con incontri e iniziative di educazione”.

Anche i Vigili del Fuoco sono in prima linea, e proprio in queste settimane, come ha spiegato il comandante Pugliano, “stiamo lavorando per attrezzare un mezzo nuovo, dedicato intereamente al soccorso stradale, che si affiancherà a quello già in essere e che ci consentirà quindi di intervenire sugli incidenti con due mezzi”.

Laura Bosio

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