Cultura

“Armonie di luci e colori”:
mostra di Fulvio Fiorini

S’intitola “Armonie di luci e colori” la mostra personale di Fulvio Fiorini che s’inaugura domani alle 17 all’Adafa con l’introduzione di Fulvio Stumpo e Giusy Asnicar, e la presentazione del critico Simone Fappanni.

Nelle sale di Casa Sperlari, in via Palestro 32, l’acquerellista cremonese presenta una serie di nuovi lavori, molti di grandi dimensioni, che rappresentano gli esiti della sua ricerca, sempre in divenire, condotta con la tecnica dei colori ad acqua, per troppo tempo ingiustamente considerata semplice e sbrigativa, mentre, com’è noto, richiede notevole preparazione e studio.

Questa rassegna, che raccoglie oltre trenta lavori, ne è una prova esemplare. L’artista tiene apprezzati corsi d’acquerello e ha ricevuto numerosi consensi di critica e pubblico, tenendo dimostrazioni dal vivo d’acquerello nell’ambito di prestigiosi eventi culturali. Ha vinto, fra l’altro, un’edizione del Premio “Giuseppe Bonisoli” e diversi altri concorsi. È stato invitato a partecipare a importanti collettive e rassegne, fra cui “Acquerello a Cremona” e “Dipingere ad Acquerello”.

«Fiorini – spiega Fappanni – è un artista particolarmente sensibile ai temi paesaggistici. In tanti anni d’impegno a favore di questa tecnica è riuscito a definire le linee del suo particolare stile basato soprattutto su interessanti studi prospettici a cui accorda precise scelte tonali. Una chiarezza di fondo che rende estremamente credibile la qualità interpretativa di questo pittore, che sonda la realtà attraverso registri compositi, fondati su una tavolozza dalle tinte molto decise, ficcanti, le quali derivano quasi sempre da una mescola densa e pastosa che si spande sul supporto prescelto con vibranti tonalità e velature sottilissime.

Fulvio è un acquerellista sensibile ai temi paesaggistici, a cominciare dagli scorci di Cremona e della nostra terra, di cui è sensibile interprete con i colori ad acqua, ma si dedica, con uguale impegni, a scorci noti e meno noti di angoli di numerose altre località italiane, spesso dipinte en plein air. In tanti anni d’impegno è riuscito a definire le linee del suo particolare stile basato soprattutto su interessanti studi prospettici a cui accorda precise scelte tonali. Rimanendo sempre e comunque “fedele” a se stesso, rinunciando, cioè, a lasciarsi suggestionare da superflui -ismi che, in quanto tali, la renderebbero meno efficace, privandola di quella chiara vocazione verso la sperimentazione che risulta l’elemento distintivo.

Una “fedeltà” che nasce, dunque, dalla volontà di rappresentare ciò che l’artista sente profondamente, come del resto appare evidente dalle scelte che egli attua, sia raffigurando volti di persone a lui care o frutto di pura immaginazione, sia lasciandosi piacevolmente ammaliare da scenari e paesaggi che mostra di conoscere profondamente».

L’esposizione è visitabile gratuitamente fino al 4 dicembre da martedì a domenica dalle 17 alle 19.

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