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Pirro (M5S): “Per cancro polmone prevenzione e aggiornamento Lea”

(Adnkronos) – “La revisione dei Lea”, i Livelli essenziali di assistenza, “è fondamentale” come pure il loro “aggiornamento continuo: non possiamo essere fermi al 2017. Il nomenclatore tariffario non è ancora arrivato al traguardo, ma lo volgiamo sollecitare”. Si deve poi “investire in prevenzione” e “adottare tutte le soluzioni e le iniziative necessarie per rendere effettivo il diritto di ogni persona a essere curata con le migliori risorse diagnostico-terapeutiche a disposizione a prescindere dal luogo di residenza, anche in considerazione della necessità di portare la cultura della prevenzione e della diagnosi precoce nella consapevolezza di tutti”. Così la senatrice Elisa Pirro, membro della X Commissione Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale del Senato, intervenendo oggi a Roma alla presentazione del documento operativo di indirizzo politico (Policy brief) per garantire il diritto alla salute dei pazienti con tumore al polmone. 

Il testo, redatto sulla base di quanto emerso nel corso del tavolo di lavoro che ha visto la collaborazione tra oncologi, associazioni pazienti e istituzioni europee, è stato al centro del dibattito durante l’evento organizzato da FB & Associati, che ha coinvolto i massimi esperti e le realtà più rappresentative del settore ed è stato realizzato con il contributo non condizionante di Pfizer. 

Sul cancro al polmone, ma non solo, “quello che spendiamo in prevenzione è un investimento per il futuro del Paese – sottolinea Pirro – Dieci euro spesi in prevenzione sono centinaia di euro risparmiati nei decenni. Stiamo facendo tanto su questo. Anche nel Pnrr abbiamo considerato il sistema prevenzione salute ambiente e clima, vista anche la connessione tra tumore al polmone e inquinamento atmosferico”. Un’altra cosa importante, per la senatrice del Movimento 5 Stelle confermata in questa legislatura, è “la presenza dello psico-oncologo in tutti i luoghi in cui si deve affrontare una malattia oncologica. L’abbiamo visto anche nella pandemia l’importanza di un supporto anche in assenza di una patologia psichiatrica per affrontare momenti di crisi emotive”. 

A proposito della carenza di esami diagnostici e screening nel periodo pandemico, “ci siamo preoccupati di quella che abbiamo definito una pandemia di ritorno sui temi oncologici – aggiunge Pirro – I dati che stanno emergendo, purtroppo, ci stanno dando ragione. Cercheremo di recuperare le prestazioni che sono restate indietro e ci vogliamo impegnare per rispondere di più e meglio ai cittadini. Mi riferisco – chiarisce – ai test Ngs (Next generation sequencing, ndr), per i quali ci siamo prodigati per l’istituzione di un fondo che ha bisogno però di maggiori risorse e che richiede la ripartizione a tutte le Regioni che poi rendano effettivamente disponibili i test ai pazienti. Tra i problemi che abbiamo spesso visto ci sono le differenze di accesso a test diagnostici, prospettive di cura e modalità nel seguire i pazienti nel loro percorso”. 

“Il nostro intento – conclude la senatrice M5S – è di fornire le migliori possibilità di diagnosi e cura in tutte le regioni per tutti i pazienti. Non possiamo accettare che la residenza faccia la differenza nelle cure”.  

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