Cronaca

Autonomia energetica e tutela paesaggio
Convivenza difficile, ecco le linee guida

"Il Paesaggio come fondamento per la gestione della Città”, questo il titolo del seminario che si è svolto nell’aula magna della Cattolica per presentare le Linee Guida della Commissione Paesaggio, organismo consultivo del Comune di Cremona per le pratiche edilizie. Tema caldo: come conciliare l’esigenza di una sempre maggiore autonomia energetica con la salvaguardia del centro storico

Folto pubblico nel pomeriggio di oggi a Santa Monica per la presentazione delle linee guida della Commissione Paesaggio del Comune di Cremona. Un’iniziativa del presidente della Commissione, Maurizio Ori e dell’assessorato all’Urbanistica, presente in sala con il vicesindaco Andrea Virgilio, dirigenti e funzionari, per illustrare i criteri che stanno alla base dei pareri rilasciati dalla commissione sugli interventi edilizi ed urbanistici che necessitano di autorizzazione comunale.

Un seminario rivolto espressamente ai professionisti del settore presenti anche con i rispettivi presidenti degli Ordini: Simone Zenoni (associazione italiana architetti del paesaggio Lombardia), Marta Visone (Ordine Architetti), Emanuele Cabini (Agronomi e Forestali Cremona), Adriano Faciocchi (Ordine Ingegneri), Marco Magni (Collegio geometri). Tra i presenti, il Soprintendente ai Beni Archeologici, Belle arti e Paesaggio Gabriele Barucca.

“Le linee guida erano stata avviate dall’architetto Massimo Terzi – ha spiegato Ori – noi oggi siamo qui per ascoltare gli addetti ai lavori, ma sono due anni e mezzo che ci confrontiamo con la città, incluso il mondo delle imprese. Sulla base di questo confronto abbiamo individuato criticità e cercato di dare risposte. Il momento è molto difficile, il tema dell’energia si è presentato con tutta la sua urgenza e quindi è difficile fare sintesi di esigenze diverse in termini di interventi sul paesaggio. Ciononostante abbiamo trovato una mediazione accettabile, che tiene insieme conservazione del centro storico, la sua identità, i  suoi colori, ma anche il paesaggio agrario, che per Cremona rappresenta un elemento inscindibile dal tessuto urbano. Questa unitarietà tra costruito e paesaggio agrario è da salvaguardare come un valore”.

Scendendo nel dettaglio, le Linee Guida, che saranno pubblicate e messe a disposizione degli operatori, sono una sorta di “grammatica” del progetto e del paesaggio: “Era importante stabilire un metodo per l’analisi dei contesti paesaggistici e delle modalità di predisporre i progetti. Se un progetto è ben presentato, viene reso più comprensibile ed è più facile che venga approvato in tempi brevi. Il nostro scopo è quello di facilitare i progettisti, ci poniamo in un’ottica collaborativa”. “Il 110% avendo estremamente facilitato l’efficientamento energetico degli edifici, non ha fatto distinzioni tra valori architettonici e storici. Da parte nostra abbiamo cercato di eliminare cappotti invasivi negli edifici con grandi elementi decorativi e consigliamo invece l’uso di spessori di massimo 1 cm, adottando un approccio persuasivo, di confronto ed educazione con i progettisti.

Quanto al fotovoltaico, consigliamo di installare i pannelli possibilmente verso l’interno dei fabbricati e utilizzando il color mattone se collocati in centro storico, ben consapevoli però che la normativa consentirebbe di fare tutto, tranne che nelle aree sottoposte a vincolo”.

E proprio su questo si è concentrato il sindaco Gianluca Galimberti nel suo intervento iniziale. Facendo prima una disamina tra i diversi modi di intendere il paesaggio, ha sottolineato come sia necessario conciliare l’idea di bellezza con quella di una società che cambia e che presenta esigenze differenti, di epoca in epoca.  “La nostra città sta vivendo dal mio punto di vista una evoluzione interessantissima, che nasce anche da un’evoluzione urbanistica connessa a un’idea di sviluppo. Questo luogo”, ha detto facendo riferimento alla splendida Aula Magna del Campus della Cattolica, un tempo chiesa principale del convento, “è stato restaurato all’interno di un progetto di sviluppo che tiene insieme  giovani, studenti e imprese. Oggi la questione energia e ambiente ci pone la fondamentale questione di dove sta andando la nostra città e l’umanità in genere. Sarebbe sbagliato derubricare la questione energetica pensando che ci possa arrivare più gas da qualche altra parte. Ambiente ed energia sono la questione centrale che abbiamo davanti, sarebbe sbagliato non capirlo, anche per una questione di democrazia.

Custodire la bellezza significa capire dove sta andando una comunità; perchè una cosa sia bella deve rispondere anche alle domande urgenti che ci pone l’ambiente, domande a cui dobbiamo dare risposte per oggi e per il nostro futuro”.

Ma la coesistenza tra tutela dei beni architettonici di una città come Cremona e la necessità di renderla sempre più autonoma dal punto di vista energetico, attraverso l’installazione dei pannelli fotovoltaici, si presenta difficoltosa.

“Indubbiamente – ha detto il Soprintendente Gabriele Barucca in riferimento alle Linee Guida –  sono un tentativo positivo di fare ordine e di dare indicazioni precise sullo sviluppo di questa città negli anni futuri. Devo dire che sono molto sintetiche e hanno bisogno di un ulteriore approfondimento e di una disamina più attenta di alcuni aspetti fondamentali, soprattutto in questo periodo che vede la società italiana confrontarsi con alcuni aspetti importanti tipo le energia rinnovabili. Questi aspetti sono semplicemente accennati e per una città come Cremona, che ha bisogno di tutele straordinarie, vista la qualità del tessuto urbano, c’è bisogno di un ulteriore approfondimento”.

g.biagi-s.galli

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...