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G20, Meloni vede Biden. Per ora nessun incontro con Macron

(Adnkronos) – Una giornata interminabile per Giorgia Meloni -unica donna a capo di un governo a sedere tra i Grandi al G20 di Bali-, scandita da due interventi su tre sessioni di lavoro previste e incontri di peso in agenda, il più atteso con il presidente statunitense Joe Biden: quasi un’ora di faccia a faccia tra i due, in barba ai 20 minuti previsti. Meloni -giunta in Indonesia con la figlia Ginevra- arriva al summit accolta dal padrone di casa, il presidente indonesiano Joko Widodo, e, ironia della sorte, il primo leader che segue, subito dietro di lei, è il presidente francese Emmanuel Macron.  

I due si sfiorano quasi, ma non si incontrano. Al momento, infatti, non c’è stato ancora uno spazio di dialogo o di confronto dopo il duro scontro sui migranti dei giorni scorsi. E a Bali la giornata volge quasi al termine: quando sono ormai le 22 tra i due non c’è stata occasione di chiarimento. Chissà se si presenterà domani, altra giornata ricca di appuntamenti e eventi a Bali. 

Ma a catalizzare l’attenzione nella prima giornata del summit è soprattutto l’incontro con Biden. Sul tavolo una risposta comune “all’uso dell’energia come arma”, recita il ‘read-out’ della Casa Bianca, ma anche il coordinamento a una serie di sfide comuni, “comprese quelle poste dalla Repubblica popolare cinese”. Biden ha già alle spalle il bilaterale con Xi-Jinping, Meloni incontrerà il leader cinese domani, altro tassello fondamentale della sua missione in Indonesia. La sintonia sull’Ucraina tra Biden e Meloni è piena, come da attese, c’è infatti l’impegno a “continuare a fornire all’Ucraina il sostegno necessario per difendersi e a ritenere la Russia responsabile della sua aggressione”, recita la Casa Bianca. Mentre Palazzo Chigi puntella “la solidità dell’alleanza transatlantica” e rimarca l'”eccellente cooperazione per fare fronte alle sfide globali, dalla crescita economica alla sicurezza comune”. 

Ma non è quello con Biden l’unico incontro di peso per Meloni nella prima giornata del vertice dei Grandi del mondo. A Bali l’attende anche il bilaterale con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, con cui toccherà anche l’annoso tema dell’immigrazione clandestina. Entrambi, nel bilaterale che li ha visti protagonisti, hanno infatti “posto l’accento sulla necessità di lavorare insieme per contrastare la migrazione irregolare e favorire la risoluzione della crisi libica”, spiega Palazzo Chigi, che in una nota racconta anche la vicinanza espressa da Meloni al “popolo turco per il vile attentato terroristico in cui sono morti civili innocenti” -mentre bruciano ancora le immagini dell’attentato nel cuore di Istanbul- con l’impegno a “proseguire con determinazione nella lotta comune contro il terrorismo”.  

Non vede Macron Meloni, ma di migranti parla non solo con Erdogan ma anche con il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, che, a margine dei lavori del summit, le assicura che il dossier è “in cima” all’agenda dell’Unione Europea e sarà “presto affrontato”, rivelano fonti di Bruxelles.  

Nel suo primo intervento al summit, il premier si è soffermata sulla guerra in Ucraina -poco dopo di lei, in video collegamento, il presidente Volodymyr Zelensky ha dettato le 10 condizioni necessarie per Kiev per arrivare alla pace- rimarcando le conseguenze della crisi energetica che ne è scaturita, nonché il dramma di quella alimentare, un’emergenza che il G20, che naviga in “acque tempestose”, è chiamato a fronteggiare, assieme a tutte le altre “sfide” che ha davanti, “con coraggio”, esorta Meloni i Grandi del mondo.  

Qualche ora più avanti, intervenendo alla sessione dedicata al ‘Global Health’, il presidente del Consiglio riconosce il contributo dei vaccini nel tenere a bada la pandemia innescata dal Covid-19, rimarcando tuttavia come non si debba “mai cedere alla facile tentazione di sacrificare la libertà dei nostri cittadini in nome della tutela della loro salute. Libertà e salute si tengono insieme”. E lo fanno anche grazie ai vaccini.  

A riconoscerlo è ora la stessa premier, mentre in Italia, ironia della sorte, a stretto giro dal suo intervento al G20 scoppia un vero e proprio caso sulle parole del sottosegretario alla Salute in quota Fdi Marcello Gemmato, che mette in discussione giustappunto il contributo dei vaccini nella lotta alla pandemia, tanto da spingere il segretario dem, Enrico Letta, a chiederne a gran voce le dimissioni.  

Ma oggi a Bali Roma appare quasi lontana, Meloni incassa il bilaterale andato a buon fine con Biden e lavora a quello di domani con Xi. Tutti gli sforzi sono ora concentrati su questo, sul lavoro che ancora l’attende in Indonesia da qui alle prossime ore. Alle polemiche penserà poi, una volta in Italia. Dopo l’incontro con il presidente statunitense, ora c’è da chiudere il cerchio con il leader cinese: un’impresa non semplice, dagli equilibri precari, che catalizza per forze di cose tutta la concentrazione di cui la premier dispone. 

(dall’inviata a Bali Ileana Sciarra) 

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