“I tumori della pelle al tempo
del Covid". Premio all'ospedale
L’Associazione Dermatologi Ospedalieri Italiani (ADOI) ha premiato la Dermatologia dell’Ospedale di Cremona per il miglior poster elettronico dedicato alla Dermatologia Chirurgica.
“I Tumori della pelle al tempo del COVID” è il tema del lavoro presentato in occasione del 59° Congresso nazionale, dedicato a “La dermatologia oltre la pelle, un approccio clinico integrato”.
Il lavoro presentato ripercorre gli ultimi due anni, dall’esplosione della pandemia da Covid-19 ad oggi, durante i quali l’Ospedale di Cremona ha fatto fronte ad un’emergenza senza precedenti. Come noto, le patologie oncologiche – nei confronti delle quali era attiva una rete di sorveglianza, diagnosi e cura in tutti gli ambiti specialistici – hanno subìto un significativo ritardo diagnostico.
Le neoplasie cutanee non hanno fatto eccezione: in molti casi ciò ha comportato l’avanzamento e lo sviluppo di queste, richiedendo interventi chirurgici più aggressivi e con maggiori difficoltà ricostruttive.
«Quando la neoplasia va oltre la pelle, come avviene con i tumori cutanei metastatici, l’approccio interdisciplinare assume un aspetto cruciale», commenta Gioachino Caresana, direttore dell’UO Dermatologia Asst Cremona. «Così è stato per il caso che abbiamo presentato: un carcinoma squamoso con metastasi linfonodali, trattato tempestivamente ed efficacemente dai colleghi dell’U.O. di Otorinolaringoiatria (diretta da Luca Pianta).
Nei casi più avanzati, la Dermatologia può contare anche sull’importante contributo dei Chirurghi Generali e degli Oncologi, oltre alla collaborazione con l’Anatomia Patologica per gli interventi dermochirurgici, effettuati con procedura chirurgica microscopicamente controllata».
«La valutazione clinica diretta del paziente è imprescindibile per una corretta diagnosi», aggiunge Caresana. «In situazioni critiche, come quelle sperimentate nel corso dell’epidemia da COVID-19, il ricorso alla telemedicina può essere di aiuto per la diagnosi precoce delle neoplasie cutanee». L’impiego di uno smartphone può, in alcuni casi, essere un valido aiuto per una diagnosi clinica a distanza, evitando così pericolosi o fatali ritardi diagnostici. Questo tipo di screening può aiutare gli specialisti a selezionare i pazienti da convocare per una valutazione clinica diretta e tempestiva, quindi differire la valutazione dei casi meno critici.
La straordinarietà e la complessità della casistica trattata dagli specialisti dell’Asst Cremona è stato uno dei motivi determinanti per il riconoscimento conferito da ADOI: «È particolarmente gratificante – afferma Caresana – in quanto suggella oltre tre decenni di partecipazione attiva della Dermatologia Ospedaliera cremonese in seno all’Associazione dei Dermatologi Ospedalieri Italiani, con contributi scientifici costanti e continuativi». Lo stesso vale per l’attività svolta dal responsabile dell’UO Dermatologia dell’Ospedale di Cremona, sia in seno al consiglio Direttivo Nazionale sia nel ruolo di Delegato Regionale della Lombardia.