Cronaca

Fondi sottratti a "Uniti", Renato
Crotti patteggia 3 anni e 4 mesi

Il professionista cremasco Renato Crotti, 56 anni, indagato nell’indagine relativa alla distrazione di fondi ai danni dell’ente benefico “Uniti per la provincia di Cremona”, la Onlus nata il 13 marzo del 2020 per sostenere gli ospedali e le organizzazioni impegnati in prima linea nel pieno della prima ondata della pandemia di Covid, ha patteggiato 3 anni e 4 mesi. Il gip Elisa Mombelli ha ritenuto congrua la pena, che era stata concordata insieme ad un risarcimento di 25.000 euro. Oltre a Crotti, ex gestore di fatto della Onlus, ha patteggiato anche la sorella Anna, anche lei indagata, che ha già restituito i 5 mila euro che erano stati dirottati sul suo conto corrente attraverso un bonifico disposto dal fratello.

Nell’inchiesta sono dieci gli indagati accusati a vario titolo di aver prelevato soldi da utilizzare per scopi estranei alle finalità benefiche. L’indagine della procura parla di una distrazione di oltre 300.000 euro, denaro sottratto all’associazione che era arrivata a raccogliere 4 milioni di euro per finanziare iniziative anti- Covid.

Ora la Onlus procederà con una causa civile. “Tutti i soggetti coinvolti dovranno restituire fino all’ultimo centesimo”, ha fatto sapere il segretario generale Giovanni Bozzini.

Lo scorso 8 settembre davanti al gup di Brescia competente per i minori, Crotti, processato con il rito abbreviato, era stato condannato a 5 anni e 6 mesi per prostituzione minorile e possesso di materiale pedopornografico. Tutte le parti civili che si erano costituite in udienza sono già state risarcite. L’indagine, portata avanti dal Nucleo di Polizia Economico-finanziaria di Cremona, era nata dall’inchiesta relativa alla sottrazione di fondi ai danni di “Uniti”.

Oggi Renato Crotti ha seguito l’udienza preliminare da remoto dal carcere dove sta seguendo un programma di recupero.

Sara Pizzorni

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