Cremona 20-30, da minoranza
lettera aperta ad A2A
In vista del convegno che si svolgerà nella mattinata di lunedì sul Piano Cremona 20-30 e sui suoi sviluppi, alcuni consiglieri di opposizione in consiglio comunale (Carlo Malvezzi, Federico Fasani, Saverio Simi e Maria Vittoria Ceraso) hanno inviato una lettera aperta, indirizzata a Renato Mazzoncini, amministratore delegato di A2A S.p.A. I consiglieri hanno voluto cogliere l’occasione per chiedergli attenzione su cinque tematiche in particolare.
A partire dal caro bollette, problema che sta mettendo in ginocchio famiglie e imprese. A questo proposito, i consiglieri chiedono un “ulteriore impegno economico” da parte dell’azienda. Poi, entrando nel merito del convegno, si chiede “rassicurazioni riguarda l’effettiva realizzazione degli impianti di produzione di energia, di competenza di A2A S.p.A., compresi nel programma Cremona 2030” e informazioni sullo stato di avanzamento dei lavori per la realizzazione dei nuovi impianti che dovrebbero sorgere.
Non poteva mancare, poi, il tema dell’inceneritore: a questo proposito i consiglieri chiedono a Mazzoncini “una parola di chiarezza rispetto alle reali intenzioni del gruppo industriale” in merito al futuro dell’impianto, partendo dal presupposto che “dal 2029 scadrà l’Aia” dello stesso.
Infine, si chiede all’azienda “uno sguardo oltre i confini della città” nel percorso di transizione energetica e di “indicare un interlocutore aziendale di A2A Spa, riconosciuto dal nostro territorio, che possa autorevolmente rappresentare il gruppo”.
LA LETTERA INTEGRALE
Egregio Dott. Mazzoncini
Abbiamo avuto notizia che lunedì 7 Novembre Lei parteciperà ad un convegno presso il Polo dell’Innovazione Tecnologica di Cremona. Desideriamo cogliere l’occasione della sua presenza nella nostra città per chiederle pubblicamente attenzione su 5 tematiche che ci stanno particolarmente a cuore e che riguardano competenze e attività che A2A S.p.A. potrà mettere in campo per il nostro territorio.
1 – Caro Bollette. Più aiuti per i cittadini e le imprese cremonesi.
La priorità è certamente il caro bollette, che sta mettendo a dura prova la tenuta dei conti di famiglie e imprese. I dati economici relativi alla società da Lei amministrata registrano un significativo incremento dei ricavi già nei primi mesi dell’anno in corso, in linea con quanto sta accadendo per gli altri operatori del settore. Abbiamo apprezzato la scelta di Linea Green di destinare alla città di Cremona 1,5 mil. di euro per contenere il caro energia per il quarto trimestre dell’anno, condizionato però all’aumento del prezzo del gas oltre alla media del costo dei primi 9 mesi del 2022, quantificato in € 130/MWh indice PSV. Si tratta di un importo che però riteniamo decisamente insufficiente rispetto per una realtà che si colloca tra i principali operatori del mercato dell’energia. La somma stanziata appare ancora più inadeguata se paragonata allo sforzo messo in campo dalla TEA S.p.A. di Mantova che, per volontà dell’Amministrazione Comunale, ha destinato 7 mil. di euro per una popolazione di 50.000 abitanti. Le chiediamo quindi un ulteriore impegno economico a favore di cittadini e imprese.
2 – Certezza e tempistica degli investimenti previsti nel programma Cremona 2030
Il secondo punto sul quale intendiamo chiederle rassicurazioni riguarda l’effettiva realizzazione degli impianti di produzione di energia, di competenza di A2A S.p.A., compresi nel programma Cremona 2030. Il programma, presentato nel Gennaio 2021, prevede investimenti per 150 milioni di euro articolati in 15 progetti, di cui 10 rientranti nella “configurazione base” e 5 collocati nel “pacchetto sperimentale”. Fino ad oggi ci sono state presentate solo alcune slides. Crediamo necessario si passi all’operatività e alla concretezza.
Intendiamo richiamare la sua attenzione in particolare su 4 interventi compresi nella “configurazione base” per i quali chiediamo di avere aggiornamenti sullo stato di avanzamento dei progetti e sulla programmazione dei lavori di costruzione dei seguenti impianti:
1 – impianto di cogenerazione, abbinato a pompa di calore, presso il depuratore di Cremona per il recupero del calore delle acque reflue: valore investimento 11 mil.
2 – Impianto di produzione di metano biologico da biomassa derivante dalla coltivazione di alghe: valore investimento 20-25 mil.
3 – Impianto Wet oxidation fanghi per il trattamento di 20.000 mc. di fanghi biologici e rifiuti liquidi: valore investimento 20 mil.
4 – Energy Comunity di Cremona. Installazione progressiva di impianti fotovoltaici sull’intero tessuto urbano: valore investimento 15-21 mil.
Siamo consapevoli che l’orizzonte temporale al quale guardare non è immediato, ma sappiamo bene che l’iter per la realizzazione di impianti complessi (studi di fattibilità, progettazione di massima ed esecutiva, acquisizione delle autorizzazioni, scelta dei fornitori, realizzazione delle opere e degli impianti, avviamento e collaudi tecnici e funzionali) richiede tempistiche non brevi.
Le saremmo grati se volesse fornirci qualche aggiornamento anche in merito ai 5 interventi compresi nel “pacchetto sperimentale” che prevedono complessivamente un investimento di 50 mil. di euro. Anche per questi interventi non abbiamo avuto alcuna notizia sull’avanzamento degli studi di fattibilità, né tantomeno sullo stato dei progetti esecutivi.
3 – Una parola definitiva sul destino dell’inceneritore di Cremona
Nel 2029 scadrà l’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) del termovalorizzatore di Cremona. L’Amministrazione Comunale ha, a più riprese, promesso di dismetterlo, salvo poi vendere l’impianto ad A2A S.p.A., incassando quota parte del corrispettivo. Sappiamo che l’impianto può essere dismesso, convertito o mantenuto in funzione, previo revamping tecnologico e rinnovo dell’AIA. Attendiamo da Lei una parola di chiarezza rispetto alle reali intenzioni del gruppo industriale che dirige, ben sapendo che queste scelte devono essere assunte con congruo anticipo.
4 – Uno sguardo oltre i confini della città
La transizione energetica è un tema di interesse nazionale e internazionale. Di fronte a questa evidenza riteniamo limitativo un impegno di A2A S.p.A. focalizzato ai soli territori degli enti soci. Vorremmo conoscere se A2A S.p.A. è realmente interessata ad accompagnare l’intero territorio provinciale in questa transizione, attraverso un percorso condiviso con i rappresentanti istituzionali ed economici. In caso positivo siamo pronti ad iniziare un lavoro insieme.
5 – Un interlocutore aziendale autorevole riconosciuto dal territorio
La delicata fase che stiamo attraversando richiede impegni concreti e riferimenti precisi. Per questo Le chiediamo di indicare un interlocutore aziendale di A2A S.p.A., riconosciuto dal nostro territorio, che possa autorevolmente rappresentare il vostro gruppo e con il quale verificare periodicamente l’avanzamento dei progetti e l’attuazione degli investimenti energetici.
Siamo fiduciosi che Lei possa apprezzare la chiarezza delle nostre richieste e confidiamo di poter interloquire direttamente con Lei in sede istituzionale.
Grazie per la sua attenzione e buon lavoro.