Cronaca

Stoccaggio gas, in provincia
di Cremona il primato lombardo

La crisi energetica in corso penalizza la Lombardia più di ogni altra regione italiana. E non solo perché questo territorio concentra la maggior parte delle attività produttive del Paese, ma anche perché – tra i combustibili di origine fossile utilizzati per i consumi complessivi della popolazione e delle imprese – il metano incide per il 54%, contro una media nazionale del 40%.

Se ne parla nel Rapporto Lombardia del Sole 24 Ore, secondo il quale la Lombardia con i suoi sei impianti di stoccaggio è da considerarsi il polo italiano del metano. In particolare la provincia che ospita la maggior parte degli stoccaggi è proprio quella di Cremona, con Rivolta d’Adda, Sergnano e Bordolano.

Nel sottosuolo della pianura si nascondono disponibilità per immagazzinare 8,5-9 miliardi di metri cubi di gas sui 17 miliardi di stoccaggi di cui dispone l’Italia, seconda in Europa per disponibilità dopo la Germania. I Depositi solitamente vengono riempiti di gas quando la domanda è scarsa e l’offerta è meno cara, cioè in genere d’estate. Ma quest’anno non è stato così.

Nel sottosuolo della pianura si nascondono disponibilità per immagazzinare 8,5-9 miliardi di metri cubi di gas sui 17 miliardi di stoccaggi di cui dispone l’Italia, seconda in Europa per disponibilità dopo la Germania. I Depositi solitamente vengono riempiti di gas quando la domanda è scarsa e l’offerta è meno cara, cioè in genere d’estate.

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