Cronaca

Santanchè indagata per falso
in bilancio. Ma lei smentisce

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“E’ falso che io sia indagata. Querelerò tutti coloro che vicino a Visibilia scrivono Santanchè, visto che io ho venduto tutte le quote. E peraltro nel caso di specie non solo non è indagata la Santanchè ma non c’è nessun indagato, perché il fascicolo è aperto a ‘modello 45’, quindi senza indagati”. Così all’Adnkronos il ministro del Turismo Daniela Santanchè, rieletta senatrice al collegio uninominale di Cremona, smentendo le indiscrezioni di stampa che la vorrebbero indagata per Visibilia, la società da lei fondata ma di cui ha già da tempo venduto tutte le quote.

Il pm di Milano Roberto Fontana ha depositato un’istanza di fallimento a carico di Visibilia Editore, società fondata dalla senatrice di Fdi. E’ la società stessa ad aver dato conto del procedimento dopo aver ricevuto, da parte del tribunale di Milano, sezione seconda civile, la fissazione al prossimo 30 novembre dell’udienza per l’accertamento dei presupposti per la liquidazione giudiziale. Santanché, fondatrice della Visibilia, non è più azionista di riferimento della società, avendo dismesso le proprie quote. Il procedimento, spiega Visibilia, è stato “promosso dalla procura di Milano sulla base di un prospetto trasmesso dall’Agenzia delle entrate che riporta iscrizioni a ruolo a carico della società per complessivi 984.667,14 euro”.

La società ha dunque conferito mandato ai propri legali per “acquisire la documentazione a supporto dell’istanza della procura di Milano” e contestare “la sussistenza dello stato di insolvenza, non ritenendo gli inadempimenti richiamati quali elementi di prova di incapacità della società a soddisfare regolarmente le proprie obbligazioni”. Visibilia eserciterà quindi le “prerogative difensive entro l’udienza fissata per il 30 novembre 2022”.

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