Cronaca

Movida e disturbo quiete pubblica
Nel 2022 record di eventi in città

Impegno a “proseguire e mantenere alta l’attenzione sul tema degli schiamazzi durante le ore della movida con momenti di confronto con tutti gli attori interessati (Distretto del Commercio, categorie economiche, operatori turistici, residenti, comitati di quartiere interessati, Polizia Locale);  disporre azioni di regolamentazione coerenti con la legislazione in materia di liberalizzazione delle attività economiche”. Questa la richiesta alla Giunta, che è giunta dai banchi della maggioranza ieri in Consiglio Comunale, dopo le segnalazioni – ed anche alcuni esposti – riguardanti episodi di disturbo alla quiete pubblica e sfregi al decoro urbano nelle ore della movida, nel centro di Cremona.

Un ordine del giorno, presentato dal capogruppo Pd Roberto Poli che ha suscitato lo stupore delle minoranze. “Governate Cremona da anni, il problema c’è da tempo, come è possibile che il fenomeno della mala movida non sia ancora stato circoscritto? Cremona è una città viva, non bisogna spegnere mettendo dei coprifuoco”, ha detto Simona Sommi, Lega; sulla stessa lunghezza d’onda anche Malvezzi (FI).

Ad ammettere che il problema della convivenza esiste è l’assessore a Polizia Locale e Commercio Barbara Manfredini: “E’ un bene aver acceso i fari su questa situazione. Abbiamo ricevuto segnalazioni ed esposti, da parte di residenti, operatori del turismo, turisti stessi, e anche pubblici esercizi che hanno lamentato situazioni di convivenza difficile. Il mio assessorato sta già intervenendo per trovare soluzioni, anche incontrando singoli operatori. Episodi di mala movida ci sono stati ed è stato attivato il protocollo dell’ordine pubblico”.

87 sono stati i controlli della Polizia Locale da aprile a settembre, “ma la gente – ha continuato Manfredini – ha voglia di relazioni. Questo desiderio va tutelato, ma nel rispetto di chi lavora, di chi risiede e di chi visita la città”.

La mossa dell’amministrazione sarà quindi quella di introdurre nel regolamento di Polizia Locale e convivenza civile un nuovo articolo che recepisce un’ordinanza del 2013 varata dallo stesso Comune, nella quale vengono fissati paletti precisi.

“Dopo due anni di pandemia c’è voglia di intrattenimento e i tanti eventi di questa estate dimostrano che è possibile una convivenza”, afferma l’assessore alla Cultura Luca Burgazzi. “Nel 2019 era stato toccato il record degli eventi su area pubblica in città, ma nel 2022 lo supereremo ancora, con poco meno di 600 iniziative. Un risultato importante che stiamo perseguendo è quello di far dialogare tra loro i tanti soggetti organizzatori, perlopiù giovanili, e questo sarà sicuramente un passo avanti per razionalizzare gli eventi. Entro dicembre avremo già un calendario preciso degli eventi del 2023. Inoltre, occorrerà continuare sulla strada della diversa dislocazione interessando oltre al centro storico, anche altre aree più periferiche. Penso anche al Parco al Po che il prossimo anno, si spera, potrà tornare a diventare teatro di manifestazioni come è stato nel passato”.

“Attraverso il confronto reciproco tra le categorie economiche interessate, il distretto del commercio, gli operatori turistici, i residenti e la Polizia Locale, è necessario costruire soluzioni adeguate nell’interesse di tutti tenendo conto dei benefici che ognuno di essi apporta alla Città ma, non dimenticando, che spesso una linea troppo rigida è il primo fattore incentivante alla proliferazione di eventi ed esercizi abusivi che sistematicamente vanno poi a penalizzare l’intero settore”, ha detto il consigliere Pd Santo Canale, in passato organizzatore di eventi, ora agente di Polizia locale a Bergamo.
“Ripropongo una riflessione fatta già anni fa: potenziare il settore del pubblico intrattenimento di una città non solo porta beneficio alla vivacità e all’attrazione della città stessa e di conseguenze alle varie attività economiche ma permette anche ai giovani di quella città di non dover necessariamente affrontare lunghe tratte notturne in auto per trovare divertimento altrove”. gbiagi

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