Onorificenza Covid, maggioranza: "Era
stato deciso di assegnarla a tutti i sanitari"
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Non si spegne la polemica sulla medaglia d’oro al dottor Giancarlo Bosio. A intervenire sono ora i capigruppo di maggioranza in consiglio comunale, Roberto Poli, Enrico Manfredini e Lapo Pasquetti, che definiscono “sconcertante” la presa di posizione della minoranza “alla vigilia della riunione dell’ufficio di presidenza, convocato per domani sul tema onorificenze”.
Questo passaggio, come scrivono in una nota i consiglieri, “apre un vulnus profondo perché è scorretto sul piano istituzionale, è scorretto sul piano delle relazioni politiche, è scorretto nei contenuti presentati ed è scorretto verso le persone che risultano coinvolte nella vicenda”.
Era infatti “già stato trovato un accordo, a seguito del nuovo regolamento per le onorificenze, approvato in Consiglio da tutti i gruppi nel febbraio scorso. Si era deciso all unanimità un percorso di sintesi delle proposte formulate, per riconoscere persone e associazioni: assegnare una medaglia d’oro a tutti gli operatori sanitari per l’eccezionale lavoro svolto durante la pandemia.
Un riconoscimento alla coralità e alla multiprofessionalità degli interventi sanitari. E in rappresentanza della vasta area sanitaria si era anche condiviso il fatto che la medaglia fosse ritirata da parte di Ordine dei Medici, Ordine degli Infermieri, presidente di croce Rossa e di Croce Verde a nome di tutti i sanitari”.
E peraltro, proprio da parte di Forza Italia era venuta la sollecitazione ad allargare gli inviti alla cerimonia del ritiro a due primari dei reparti più coinvolti nella pandemia, il Dott Bosio per la pneumologia e il Dott Pan per le malattie infettive. Entrambi professionisti stimatissimi a cui va la nostra massima gratitudine e riconoscimento.
Un percorso lineare, condiviso, non certo influenzato da appartenenze vere o presunte a schieramenti politici. Come peraltro accaduto in tutti i passaggi in cui il Consiglio ha manifestato la sua gratitudine e la sua vicinanza, che è quella dei cittadini cremonesi, agli operatori sanitari durante la pandemia. Come dimostrano gli atti politici approvati in questi anni e il Consiglio Comunale aperto alla fine della drammatica prima ondata” concludono i capigruppo.