Politica

Medaglia d'Oro a Bosio, il retroscena
L'accordo c'era, poi è saltato

Giancarlo Bosio in cortile Federico II durante il consiglio comunale aperto del settembre 2020, in piena emergenza pandemica

Il caso della Medaglia d’oro Città di Cremona al dottor Giancarlo Bosio sarà uno degli argomenti al centro dell’Ufficio di Presidenza di domani 18 ottobre, ma già da ieri tiene banco nella cronaca politica locale con la lettera aperta diffusa dai consiglieri di Forza Italia Malvezzi, Fasani, Simi e Ceraso (quest’ultima di Viva Cremona) nei quali i consiglieri mettono le mani avanti, motivando le ragioni del ritiro dell’ordine del giorno con il quale a novembre 2020 avevano proposto l’onorificenza. “Ci è stato proposto – si legge in un passaggio –  di prevedere lo stesso riconoscimento per il dr. Pan, a cui va certamente riconosciuto un ruolo altrettanto prezioso nell’emergenza pandemica, per rendere la proposta politicamente più equilibrata placando eventuali malumori relativi alla sola tua candidatura”.

Lo tsunami del Covid nel tragico 2020 sembra entrare di prepotenza nella stagione politica che avvicina Cremona alla scadenza del 2024, alle elezioni amministrative insomma. Bosio figurava come candidato nella lista Viva Cremona nel 2019; Pan, anche se mai ufficialmente e nemmeno ufficiosamente, è visto da più parti come un nome accostabile al centrosinistra.

In giornata arriverà la replica dei capigruppo di maggioranza all’uscita di FI e Cremona Viva. Ma già da ora prende le distanze dalla loro ricostruzione dei fatti il presidente del Consiglio Comunale Paolo Carletti: “”In attesa della replica della maggioranza, mi limito a smentire seccamente la ricostruzione fatta e mi spiaccio per la strumentalizzazione politica del bravissimo dott Bosio””.

I retroscena della vicenda parlano di un accordo che in realtà era già stato raggiunto sul fatto che non solo Bosio, ma tutti gli operatori sanitari che si erano spesi in quel drammatico esordio del Covid 19, dovessero essere i destinatari dell’onorificenza. E che a riceverla materialmente fossero i presidenti degli ordini professionali: dei medici, degli infermieri e i rappresentanti di Croce Rossa e Croce Verde. Poi invece, qualcosa sarebbe saltato e i promotori della medaglia d’oro a Bosio sarebbero tornati sull’idea iniziale: quel premio doveva essere ritirato dal medico pneumologo, che ormai raggiunta l’età pensionabile, era rimasto al suo posto a dirigere uno dei reparti più colpiti dall’emergenza all’ospedale di Cremona. Nelle prossime ore, gli aggiornamenti. gbiagi

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