Piano Sosta, Forza Italia chiede
commissione di Vigilanza allargata

Dopo le dichiarazioni in consiglio comunale e i comunicati stampa, altro passaggio stavolta istituzionale dei consiglieri di Forza Italia e Viva Cremona Carlo Malvezzi, Federico Fasani
Saverio Simi e Maria Vittoria Ceraso per contrastare le mosse di prossima attuazione da parte dell’amministrazione Galimberti sul fronte della mobilità in centro città.

Presentata la richiesta di convocazione di una commissione di Vigilanza alla quale invitare gli interlocutori diretti del Comune nella gestione della sosta e cioè Saba Italia, gestore di piazza Marconi e di diversi stalli blu in aree di pregio, e naturalmente Aem Spa. Scopo: approfondire con Saba il tema della revoca del contratto per la gestione del parcheggio di piazza Marconi, dare un aggiornamento dello stato della trattativa con il Comune di Cremona e fare una verifica del piano economico del Project financing.

Ad Aem viene chiesta la presentazione del bilancio economico della gestione della sosta cittadina degli ultimi 3 anni, compreso il dettaglio degli incassi suddivisi per zone e l’analisi economica a supporto del nuovo contatto di gestione della sosta (costi e ricavi stimati).

Altri interlocutori di cui è richiesta la presenza: Agenzia del trasporto pubblico Cremona-Mantova, per le prospettive di sviluppo del servizio di trasporto pubblico nella città di Cremona nell’ambito del contratto di servizio vigente; assessore alla Mobilità del Comune di Cremona per  “l’illustrazione dell’iter istituzionale seguito dalla Giunta Comunale nell’adozione dei provvedimenti già assunti”. Si chiede inoltre che nell’ambito del confronto con l’amministrazione, vengano resi noti gli esiti della  consulenza affidata alla società Redas Engineering Srl (aggiornamento studio del traffico comparto sud della città).

Inoltre – si legge nella richiesta di convocazione – che siano presenti le rappresentanze delle categorie economiche per l’illustrazione dello studio del Politecnico sulla sosta e acquisizione del parere dei portatori di interessi; e quella dei presidenti dei comitati di quartiere”.